Sette Laghi, colpo di scena La prescrizione salva tutti

Camping Sette Laghi: reati prescritti, tutti assolti in appello. Resta però il sequestro dell’area ai fini della confisca.

Riformata quindi la sentenza di primo grado pronunciata lo scorso 19 giugno dal giudice varesino Anna Azzena, che aveva condannato il presidente del cda della Sette Laghi Alessandro Scandroglio a un anno di carcere e gli altri quattro soci, Franca Brioschi, Maurizio Filippi, Stefano Sandoni, Rommaso Tancredi a sei mesi di carcere (tutti con pena sospesa).

I giudici d’appello del tribunale di Milano hanno invece considerato prescritti i reati contestati ai cinque, relativi alla lottizzazione abusiva dell’area e ai reati ambientali e demaniali connessi, assolvendo tutti gli imputati dall’unico capo di imputazione non prescritto, relativo agli allacci abusivi alla rete fognaria.

Soddisfatti i difensori degli imputati Fabio Ambrosetti e Alberto Zanzi: «Siamo contenti dell’attenzione e della scrupolosità usate dai giudici della corte d’appello nell’analizzare la vicenda processuale».

In primo grado il giudice aveva anche ordinato la confisca dell’area. «Il sequestro permane – spiega Ambrosetti – i giudici di secondo grado non sono intervenuti sulla confisca. Ora attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza. Siamo orientati a presentare un ricorso in Cassazione proprio su questo punto. Ci sono gli strumenti giuridici per poter ricorrere».

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