Relazioni industriali rotte. «Con Sea non si parla più»: è la voce di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Flai. L’incontro di ieri pomeriggio nel quartier generale di Linate ha prodotto la rottura che era nell’aria.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di schierarsi: «O con noi o dall’altra parte», è la sintesi brutale. Intanto è già stata inoltrata richiesta di incontro al comune di Milano, principale azionista di Sea, alla prefettura per lo sciopero da indire (già aperta la procedura di raffreddamento) e al ministero dei Trasporti.
«Il ministro Lupi, a Bruxelles, ha chiuso su Alitalia e su Ferrovie, ma non su Sea Handling», annota Stefano Malorgio della segreteria regionale della Filt Cgil.
Il no della Commissione europea a una nuova, grande, società di handling che resti di proprietà Sea, viene respinto al mittente dai rappresentanti dei lavoratori. «Abbiamo chiesto a Sea di rigettare la posizione della Commissione e la risposta è stata un “ni”, più un “no” che un “si”», riporta Liviano Zocchi, segretario regionale della Uiltrasporti. Dunque, ogni trattativa è interrotta. Significa che non ci saranno incontri né accordi a supportare neanche l’organizzazione del lavoro per il trasferimento dei voli da Orio al Serio a Malpensa (150 al giorno) a partire dal prossimo 13 maggio.
© riproduzione riservata