Ho letto con interesse (e un certo sdegno) l’articolo sulle tariffe che saranno applicate a Pedemontana. Allora un euro e un centesimo (sembra uno scherzo) per la tangenziale di Varese, in tutto quattro chilometri da Gazzada al Ponte di Vedano. La cifra è assurda; inizialmente si era parlato di 70% qui il costo è maggiorato del 40%. Non solo per percorrere la tratta A di Pedemontana, tra la A8 e la A9, si pagherebbe la bellezza di 3,08
euro, invece dei 2,20, che già sembravano uno sproposito. Davvero pensano che qualcuno utilizzerà quell’infrastruttura? Davvero credono che i cittadini si faranno derubare? È vero le opere pubbliche devono essere pagate.
Ma perché in altri Paesi europei, come Germania, Norvegia o Inghilterra, i cittadini pagano il pedaggio per un periodo limitato, cioè sino a quando non sarà raggiunta la cifra utilizzata per realizzare l’infrastruttura e poi la strada è gratuita per tutti e le nostre strade, invece, non si ripagano mai? Non sarà, forse, che ritardi, cantieri portati all’infinito ricapitalizzazione degli appalti erano delle bufale e gli interessi che insistono su ogni grande opera italiana portano le nostre infrastrutture a costare cifre impronunciabili inutilmente?