VARESE – «Se mi portate via le bambine vi ammazzo». Minaccia di morte le assistenti sociali: assolto per un vizio formale. Protagonista della vicenda è Filadelfio Vasi, in carcere perchè accusato di due rapine, una ad una gioielleria l’altra a un benzinaio, e per aver pianificato un tentativo di evasione durante un’udienza in tribunale a Varese. La missiva risale al 2012 e Vasi la inviò dal carcere di Como dove era detenuto. Le assistenti sociali segnalarono il fatto all’autorità
giudiziaria e Vasi fu mandato a processo per minaccia a pubblico ufficiale Vera Dall’Osto, difensore di Vasi,ieri mattina, però, ha eccepito che l’assistente sociale ha qualifica di pubblico ufficiale solo quando viene incaricato dal tribunale di eseguire una perizia. E non era quello il caso. Il capo di imputazione era dunque errato e il tribunale ieri l’ha riqualificato in minaccia semplice. Reato però perseguibile a querela di parte. Che non era mai stata presentata. Vasi è stato quindi assolto.