01 Ott 2016
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– Solo un territorio unito, capace di fare sistema, può vincere la sfida della competitività delle imprese e dei territori, passando all’Industria 4.0. Questo il contenuto forte del messaggio che ha lanciato Alberto Ribolla, varesino, presidente di Confindustria Lombardia ed ex leader di Univa, durante il consiglio di presidenza dell’associazione che si è tenuto ieri a Milano nella sede degli industriali lombardi. Un messaggio che comprende anche un apprezzamento al lavoro che sta svolgendo il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda sul piano nazionale Industria 4.0,
considerato un primo passo verso la definizione di una vera politica industriale di sistema capace di guardare al lungo periodo. L’auspicio di Ribolla è stata raccolto dalle associazioni territoriali lombarde che faranno sistema con il mondo della ricerca, pubblico e privato, per cogliere al meglio le opportunità rappresentate dal passaggio all’Industria 4.0 e rilanciare la competitività. Alla riunione del consiglio di presidenza di ieri, oltre ai presidenti delle associazioni territoriali lombarde, erano presenti anche Giulio Pedrollo, vicepresidente di Confindustria con delega alle Politiche Industriali, Andrea Dell’Orto, vicepresidente di Assolombarda con delega al Manifatturiero e membro della cabina di regia che ha elaborato il piano Industria 4.0, Gianluigi Viscardi presidente della Piccola Industria di Confindustria Lombardia e del Cluster Fabbrica Intelligente e il professor Marco Taisch, docente al Politecnico di Milano. «Confindustria Lombardia all’interno del piano strategico #Lombardia2030 aveva indicato nel transito a Industria 4.0 un passaggio obbligato per restare competitivi e va dato atto al Governo di aver fatto tornare il manifatturiero al centro dell’agenda politica – ha detto Ribolla – adesso che pubblico e privato viaggiano di pari passo, la parte più sfidante è rappresentata dall’implementazione concreta nei territori che in Lombardia vantano già numerose best practice. La Lombardia si è già dotata di un progetto unico regionale sul tema, frutto delle sinergie tra istituzioni, imprese e centri di ricerca; solo andando avanti uniti si potrà vincere la sfida della sua attuazione garantendo la competitività delle nostre imprese e dei nostri territori». Il vicepresidente di Confindustria Giulio Pedrollo ha evidenziato che «Industria 4.0 è un cambio di prospettiva importante; finalmente il Paese torna a fare politica industriale e lo fa unendo competenze pubbliche e private, creando sinergia in grado di spingere la ricerca, la tecnologia e l’innovazione al servizio della crescita. È fondamentale che questo piano ambizioso ma possibile si concretizzi già con misure operative nella legge di Bilancio».
