La “provincia con le ali” primeggia anche con i droni: è Aermatica, una piccola azienda di Venegono Superiore, «il primo operatore riconosciuto da Enac per lo svolgimento di operazioni specializzate non critiche con aeromobili a pilotaggio remoto». I droni sviluppati in questi anni possono volare per operazioni di fotogrammetria, monitoraggio ambientale e ispezioni industriali.
Il regolamento Enac, che per la prima volta fa sottostare l’utilizzo professionale dei droni alle normative del codice della navigazione, è entrato in vigore il 30 aprile.
Aermatica, azienda fondata dall’ingegner Piero Refolo a Venegono Superiore, annuncia di essere «ufficialmente il primo operatore riconosciuto da Enac per lo svolgimento di operazioni specializzate non critiche con aeromobili a pilotaggio remoto».
L’Enac aveva già riconosciuto ad Aermatica la possibilità di volare persino prima dell’emanazione del regolamento, fin dal 2012. «Questo risultato – spiega Piero Refolo dalla sede di via Ugo Foscolo – è la diretta conseguenza di un’intensa attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione condotta dall’azienda con il suo Apr Anteos. Le tipologie di operazioni specializzate citate nell’autorizzazione sono relative all’Aerial Survey (come ad esempio fotogrammetria, monitoraggio ambientale, ispezione di infrastrutture e altro) mentre le limitazioni operative, in linea con quanto previsto dal Regolamento, prevedono distanza delle zone operative superiori agli otto chilometri dagli aeroporti e spazio aereo di volo in V70 (significa che il velivolo senza pilota dovrà operare in visibilità, in un cilindro ad altezza di 70 metri e raggio di 200 metri, ndr)».
Inoltre, aggiungono da Aermatica, «sono “in progress” sia il processo per l’ottenimento dell’autorizzazione per operazione specializzate critiche sia quello per la certificazione di tipo ristretto di Anteos».
Ma che cos’è precisamente Anteos? È un drone a quattro rotori a basso rumore, a decollo ed atterraggio verticale, in grado di trasportare pesi fino a due chilogrammi (foto/videocamere e termocamere): un vero e proprio mini-elicottero che si comanda a distanza. È il frutto della collaborazione con il dipartimento di ingegneria aerospaziale del Politecnico di Milano, dove sono stati effettuati i test nella galleria del vento che ne certificano qualità ed eccellenza.
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