Il lago Maggiore in ginocchio La sicittà mette a rischio i raccolti

LAVENO MOMBELLO Allarme siccità e magra sui laghi nel Nord Italia, Maggiore compreso.
È quello che ha lanciato la Coldiretti con particolare riferimento al Verbano, perché, i problemi di assenza di precipitazioni, rischiano di avere conseguenze serie su tutto il comparto agricolo. «Il livello idrometrico del Lago Maggiore che già si trova ad appena cinquanta centimetri dal minimo storico del periodo – fa sapere l’associazione di categoria – continua a calare inesorabilmente dal primo di agosto». Secondo la Coldiretti, infatti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono più che dimezzate le precipitazioni rispetto al periodo di riferimento. E sulla base di elaborazioni su dati Ucea, l’Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all’agricoltura, relativi alle prime due decadi di settembre, il mese si classifica al Nord come il più caldo degli ultimi 150 anni.

Così se a causa del basso livello delle acque sono già stati ridotti alcuni servizi di traghetti e battelli, con l’abbassamento del limite di carico a 380 quintali, la crisi potrebbe arrivare anche nelle campagne. Per salvare le piante da frutta dallo stress provocato dal caldo torrido e dall’assenza di pioggia al nord, ed anche per garantire la fioritura nel prossimo anno, è stato necessario, infatti, ricorrere straordinariamente all’irrigazione di soccorso per kiwi, mele e pere in un periodo in cui normalmente l’acqua è garantita dal cielo.

In difficoltà anche la produzione di finocchi e persino la vendemmia: già finita con grande anticipo per le uve bianche in pianura, con una produzione complessiva inferiore di oltre il 10% allo scorso anno. Problemi anche per il riso, con una resa del 15% in meno.

e.besoli

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