Più sicurezza, anche e soprattutto di notte, sugli attraversamenti pedonali. Grazie a lampade speciali per illuminarli. A chiederlo è il consigliere comunale del Partito democratico, , che ieri sera ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale, rivolta al sindaco e agli assessori alla partita.
Mirabelli punta il dito sulle problematiche degli attraversamenti sui «grandi viali cittadini» come «viale Borri, viale Belforte, e altri, che risultano anche i più incidentati, con sinistri che, spesso, purtroppo, vedono coinvolti anche i pedoni, investiti sulle strisce pedonali». Incidenti che purtroppo «a volte hanno conseguenze anche tragiche».
Il momento in cui bisogna intervenire è soprattutto la notte, secondo Mirabelli, «quando, in assenza di traffico, le auto viaggiano a velocità più elevata, il rischio aumenta». Il consigliere comunale del Pd quindi chiede di utilizzare delle apposite lampade «gialle o arancio, in grado di rendere visibili i pedoni non solo mentre attraversano le strisce pedonali ma anche quando si stanno approssimando alle stesse».
E infine di «destinare a tale scopo una quota di parte delle entrate comunali derivanti da Avt spa», ovvero la società pubblica che gestisce i parcheggi varesini. «Parecchie strisce pedonali, da sopralluogo eseguito personalmente, risultano solo parzialmente rischiarate dall’illuminazione pubblica – scrive nel testo della mozione – poiché sono posizionate esattamente a metà tra un palo e l’altro dell’illuminazione pubblica, risultando nel punto, tra i due, più buio».
Un’altra mozione, sempre presentata da Mirabelli, entra nel caso del parcheggio di via Monte Generoso. «Si tratta di una vasta superficie sterrata sulla quale, ogni giorno, parcheggiano centinaia di studenti, dipendenti e professori della vicina Università dell’Insubria – sottolinea – e sembra una specie di “terra di nessuno” sulla quale la Provincia di Varese, il Comune e l’Università continuano a rimpallarsi la competenza. E questo spesso si traduce in grossi disagi per gli utenti».
Mirabelli chiede quindi di «verificare, una volta per tutte, quale sia l’ente competente», di «creare le necessarie sinergie affinché sia chiaro chi debba intervenire sia nel caso di lavori di manutenzione, sia nel caso di eventuali violazioni del codice della strada» e di «fornire, poi, la massima pubblicità ai cittadini interessati».