Intervento dei Carabinieri della stazione di Mornago nella giornata di ieri, lunedì 7 dicembre 2015, che hanno denunciato due cittadini italiani titolari di un allevamento a Rancio, responsabili di vari reati: esercizio abusivo della professione, ricettazione di volatili protetti, maltrattamento con decesso di animali, furto faunistico ai danni dello Stato. L’indagine è nata dalla denuncia presentata da un veterinario di Travedona Monate per l’utilizzo di un timbro con il suo nome da parte di una persona di Rancio: la “pista”
ha condotto i militari, insieme alle guardie eco-zoofile Enpa, nell’allevamento, dove è stato verificato non solo lo stato di alto degrado delle strutture in cui erano custoditi i cani, denutriti e in condizione igienico-sanitarie precarie; oltre a questo, la presenza di avifauna protetta, tra cui un raro pappagallo chiamato “Lorichetto Arcobaleno” ed una “Cincia dal ciuffo”. Alcuni dei volatili sono stati trovati morti ed in avanzato stato di decomposizione. Sono stati rinvenuti strumenti per la cattura, documentazione sanitaria contraffatta, falsi timbri di pertinenza di laboratori veterinari e sigilli alterati o manomessi per animali nati in cattività. Le specie protette sono state portate in una clinica specializzata mentre i quindici cani (3 pastori tedeschi, 2 ratero mallorquin e 10 jack russel) sono stati affidati in custodia giudiziale al sindaco e collocati momentaneamente presso un idoneo canile municipalizzato.