Un servizio prezioso per le famiglie del territorio che versano in condizioni di difficoltà economica; parliamo della Croce Rossa di Luino e della consegna dei pacchi viveri ai bisognosi. I dati forniti dalla stessa associazione, evidenziano come siano circa 150 le famiglie che ricevono aiuti e che vivono nei ventisette Comuni dell’Alto Varesotto in cui la Croce Rossa luinese opera. Le persone assiste con i pacchi viveri sono circa 400, di cui circa 70 sono minori di età inferiore ai dieci anni; il 68% degli assistiti è italiano, il 32% straniero: il 64% ha perso il posto di lavoro, mentre il 36% appartiene alla categoria dei pensionati.
I pacchi mensili che la Croce Rossa consegna alle famiglie bisognose contengono principalmente generi di prima necessità, ma anche detersivi e prodotti per l’igiene personale. La Croce Rossa continua anche a raccogliere alimenti da destinare ai poveri; ieri i volontari erano presenti al Bennet di Lavena Ponte Tresa.
«Dopo le divergenze di un paio di anni fa con l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Luino – afferma in una nota , presidente della Croce Rossa Luino – negli ultimi mesi c’è stata una sinergia di riavvicinamento; un confronto utile che ci ha portato a condividere parte delle azioni a favore dei vulnerabili». L’obiettivo primario deve essere quello di assistere e aiutare le famiglie. «L’affrontare l’arrivo dei migranti a Luino la scorsa estate, il sostegno a progetti dedicati alla prevenzione della violenza domestica o alla promozione di campagne di sensibilizzazione sui malati,
la condivisione dell’aiuto quotidiano a tante famiglie italiane e straniere che vivono in stato di difficoltà, sono state da stimolo per lavorare sulle cose che ci uniscono – spiega Buchi – si può fare certamente di più; il Comune può e deve fare certamente di più, ma sono contento per questa disponibilità nel mantenere proficuamente aperto questo canale di confronto sociale tra Croce Rossa e assessorato».
Per rafforzare ulteriormente i rapporti con i Comuni del territorio, la Cri luinese, lo scorso 8 maggio, anniversario del suo fondatore, ha fatto esporre la propria bandiera dai palazzi comunali. «Un’occasione preziosa per raccontare l’importanza di quello che facciamo – conclude il presidente – un impegno incessante e silenzioso contro le disuguaglianze e per alleviare le sofferenze».
Altro punto fondamentale è la formazione di volontari e non, a partire dall’utilizzo del defibrillatore; la Cri collabora da questo punto di vista con il Comune di Luino e con quello di Maccagno con Pino e Veddasca. «Non c’è qualità senza formazione» chiosa Buchi.