Dati, fatti, testimonianze nella nuova inchiesta della saggista e attivista Barbara Benedettelli, svelano come anche gli uomini possano essere vittime delle donne che dicono di amarli e di violenza sessuale.
In Italia, secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2015 su 4000 violenze sessuali consumate (963 su minori) le vittime di sesso femminile sono per l’80,83% donne. Devo desumere, per sottrazione, che il 19,17%, vale a dire circa 766 persone, sono maschi.” Lo scrive Barbara Benedettelli in “50 sfumature di violenza, femminicidio e maschicidio in Italia” (Cairo Editore), in libreria dal 9 novembre.
«Anche gli uomini – si legge nel libro – subiscono le “semplici” molestie sessuali. Al di là del sentire comune, gli approcci spinti di seduzione femminile possono essere vissuti come abusi». Come gli stessi uomini, intervistati dall’autrice, raccontano.
«Da mesi ormai – spiega l’autrice, Barbara Benedettelli – si parla di violenza sessuale alle donne, di molestie sul luogo di lavoro. Senza per altro fare le dovute distinzioni tra le varie forme di violenza. Una violenza che è bene emerga. Ma che tra le vittime vede anche gli uomini”. Non solo nel mondo del cinema (si veda per esempio il caso Kevin Specy), continua Benedettelli, ma anche “nella realtà quotidiana delle persone normali. Perché abbandonare le vittime a se stesse?».
Nel libro l’autrice riporta diversi casi di stupro sugli uomini, commesso dagli appartenenti allo stesso sesso, ma anche dalle donne, che lo attuano però soprattutto sui minorenni.
«50 Sfumature di Violenza è un’inchiesta a 360° sulla violenza di genere, dove però – continua Benedettelli – per genere non si intende solo quello femminile, ma anche quello maschile. Attraverso decine di fatti, dati, testimonianze, il libro racconta l’altro lato della medaglia: anche gli uomini possono essere vittime delle donne che dicevano di amarli. Anche le donne possono essere carnefici».
Benedettelli – che da anni si occupa attivamente di vittime di reati violenti, – svela l’altro lato del femminile e invita a osservare il fenomeno a 360°, perché, afferma che «è fondamentale una presa di coscienza del fenomeno nel suo insieme, senza semplificazioni che possono impedire di individuare le azioni di prevenzione più efficaci».
Il 19 novembre il libro sarà presentato al Castello Sforzesco di Milano, alle ore 16,30 in ambito Book City.