Rimorchiatore nel lagoNiente macchia di gasolio

SESTO CALENDE La Procura della Repubblica di Busto indaga sull’incidente nautico avvenuto mercoledì a Lisanza, dove è colato a picco un rimorchiatore che trainava il modulo di un pontile galleggiante. L’incidente nautico è avvenuto in località Sant’Anna, a un centinaio di metri da riva, dove verso le 18 di mercoledì l’enorme natante si è letteralmente ribaltato affondando in pochi istanti. Fortunatamente i 4 membri dell’equipaggio si erano messi in salvo nuotando fino a riva, e la preoccupazione si era subito concentrata sulla possibile fuoriuscita di decine di litri di gasolio contenuti nei serbatoi del rimorchiatore.

Le indagini svolte su delega della Procura della Repubblica da parte della squadra nautica dell’amministrazione provinciale di stanza a Laveno però, sembrano far rientrare l’allarme inquinamento: nel Lago Maggiore non c’è infatti stato alcun versamento di idrocarburi, che si vedrebbero fra l’altro anche a occhio nudo, e il carburante è quindi rimasto sigillato all’interno del natante. Nonostante gli oli siano sotto controllo verrà comunque posizionata un’ulteriore barriera di protezione, per scongiurare qualsiasi rischio fuoriuscita. Il settore ecologia della Provincia di Varese è comunque in allerta, e continuerà insieme alla squadra nautica a tenere sotto controllo la situazione. Ieri pomeriggio intanto si è svolta una riunione operativa per stabilire le modalità di recupero del natante e del modulo che stava trainando. L’impresa non sarà semplice, visto il tonnellaggio dell’imbarcazione e soprattutto dell’enorme modulo in traino, un blocco di calcestruzzo di 6 metri per 3 utilizzato per la costruzione di moli galleggianti. Sempre ieri i sommozzatori in forza alla squadra nautica hanno anche effettuato delle immersioni per fotografare la posizione dei corpi affondati, mentre l’ispettorato del lavoro porta avanti indagini parallele per accertare eventuali responsabilità. Nei prossimi giorni l’esito dei sopralluoghi: finalmente si dovrebbero conoscere le cause dell’incidente, che cosa cioè ha determinato il rovesciamento.
Giovanni Dacò

f.tonghini

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