È vero che non abitiamo in una zona a particolare rischio terremoto e neppure a rischio uragani o qualsiasi altro evento potenzialmente catastrofico, ma, i fatti lo dimostrano, ogni territorio è a rischio ambientale. Il cambiamento climatico mette sempre più a rischio persone, imprese ed economia. Alluvioni che hanno messo in ginocchio interi territori, anche in provincia di Varese, e con una frequenza che negli anni è andata intensificandosi e i recenti roghi che hanno aggredito il Parco del Campo dei Fiori, arrivando a sfiorare i centri abitati, testimoniano che il clima è malato. E se curare è difficile, prevenire è invece possibile.
È dunque in questa logica di prevenzione diffusa che l’amministrazione comunale di Varese ha lanciato il progetto “Derris”, già sperimentato a Torino e Genova, finanziato nell’ambito del programma europeo “Life” e sostenuto da Confartigianato Imprese Varese. “Derris-Varese che protegge” nasce così dalla considerazione che eventi climatici come alluvioni, smottamenti, trombe d’aria, ondate di caldo o gelo producono gravi contraccolpi economici alle aree colpite e rischiano di pesare perlopiù sulle Pmi, nella maggior parte dei casi non dotate di adeguati strumenti di valutazione e gestione del rischio.
Mappare il rischio, e mettere a punto gli interventi necessari per affrontarlo, è nella pratica l’obiettivo di Derris e di Confartigianato Varese: «L’amministrazione Comunale ha identificato le zone potenzialmente più sensibili dal punto di vista del danno ambientale alle imprese e noi abbiamo scelto di offrire alle nostre imprese l’opportunità di affrontare un percorso di autovalutazione, attraverso il supporto dell’associazione» spiega , responsabile di AreaLavoro di Confartigianato Varese.
E il momento è quello giusto, dato che la prevenzione è sostenuta anche a livello governativo: nel testo della Manovra Finanziaria attualmente al vaglio del Senato è infatti prevista una nuova detrazione fiscale sulle assicurazioni contro le calamità naturali, come terremoti o alluvioni. Oggi il 35% delle abitazioni è a rischio sismico e il 55% delle zone rileva un rischio idrogeologico, ma l’83% delle famiglie residenti in Italia crede di non essere esposta a tali problemi. Di qui la mancata prevenzione e la bassa adesione a coperture assicurative.
La città di Varese, unica in Lombardia, è stata identificata insieme ad altre nove città italiane nell’ambito del progetto sia per gli acclarati aspetti di fragilità idrogeologica che per l’elevato numero di imprese presenti sul territorio.