«Il prefetto ci ha assicurato che a Lonate non ci sono le condizioni per l’invio di altri richiedenti asilo. Un risultato straordinario».
Esulta , rappresentante del gruppo Grande Nord di Lonate Pozzolo, che ieri mattina insieme al fondatore del movimento è stato dal Prefetto di Varesea consegnare il “pacco” con le 1569 firme raccolte tra i cittadini per opporsi all’apertura di un nuovo centro di accoglienza straordinaria della KB in via Ossola. Una mobilitazione durata tutta l’estate, ma sono state in particolare le ultime, preoccupanti vicende che hanno interessato gli altri centri KB nelle ultime settimane – dai disordini causati dal “picconatore” di Somma Lombardo alla protesta per le carte d’identità degli ospiti del centro di via dei Mille di Busto Arsizio, fino alle manifestazioni in strada dei richiedenti asilo di via Ranchet a Gallarate – hanno convinto i promotori della petizione a consegnare le firme, per fugare «il timore che qualcuno potesse essere spedito a Lonate, visto che è sempre la KB che gestisce questi centri dove è salita la tensione», come spiega Verderio.
«Volevamo avere delle certezze. Il prefetto ci ha garantito che a Lonate non ci sono le condizioni per nuovi arrivi, visto che ci sono già 38 ospiti sul territorio». In delegazione a Villa Recalcati, per incontrare il Prefetto Zanzi e il commissario prefettizio , che regge il Comune di Lonate in seguito alle dimissioni del sindaco , c’erano anche i rappresentanti degli altri gruppi politici di opposizione, i Democratici Uniti di e la Lista Libera di «Il
fatto di aver consegnato 1569 firme voleva dire 1569 persone fuori dalla Prefettura a chiedere di non mandare altri richiedenti asilo» racconta Modesto Verderio, che dopo aver incassato quello che definisce «un risultato straordinario», guarda già avanti. «Con la prossima amministrazione sarà il caso di aderire allo Sprar, che permette da un lato di fissare il tetto di tre richiedenti asilo ogni mille abitanti, che per Lonate Pozzolo significa 36 invece degli attuali 38, ma dall’altro anche di gestirli e controllarli direttamente come amministrazione, senza lasciare tutti i profitti ai privati e creando condizioni di vivibilità maggiori, per evitare tutti i “casini” che si sono verificati in alcune realtà. La maggioranza di centrodestra aveva bocciato la mozione per l’adesione allo Sprar: così, senza che la Lega muovesse un dito, Lonate ha più profughi di quelli che avrebbe potuto avere con lo Sprar».