«Poste lumaca: ormai siamo al dramma Stop ai disservizi, intervenga la Regione»

L’iniziativa dei sindaci dei piccoli paese della provincia di Varese, capeggiati da Brebbia, non può bastare a smuovere la situazione e risolvere definitivamente il problema dei disservizi postali denunciati dai cittadini e dall’assemblea dei primi cittadini del nord del varesotto., presidente di Federconsumatori Varese, chiama in causa i sindaci delle grandi città, la Provincia, la Regione e gli esponenti dei partiti politici.

L’arrivo dell’estate, periodo tradizionalmente molto critico per la consegna della posta e per l’apertura degli uffici, preoccupa seriamente l’associazione a difesa dei consumatori. «Siamo più preoccupati del solito – afferma De Lorenzo – ai nostri sportelli abbiamo già notato un aumento significativo dei casi dovuti ai disservizi postali; il dramma e la cosa triste e che ci stiamo abituando ai disservizi, sta diventando normale non ricevere bollette e raccomandate fuori tempo massimo».

La Federconsumatori varesina si rivolge a istituzioni e mondo della politica. «Oltre alla gravità dei disservizi che ormai sono generalizzati – argomenta De Lorenzo – preoccupa ancora di più il fatto che nessuna istituzione e nessun partito abbiamo messo all’ordine del giorno la risoluzione definitiva del problema delle poste; non mi riferisco di certo ai sindaci dei piccoli Comuni che hanno unito le forze e ottenuto rassicurazioni che poi l’azienda non ha rispettato». Per essere vinta,

la battaglia deve essere combattuta ad un livello più alto. «Ci vuole una presa di posizione forte della Regione, del commissario della Provincia di Varese, del sindaco di Varese e delle grandi città che hanno un peso politico maggiore; anche i partiti devono prendersi le loro responsabilità e non farsi sentire soltanto sotto elezioni» insiste il presidente di Federconsumatori, che denuncia il disinteresse per le conseguenze che i cittadini devono subire dai disservizi postali. «A nessuno interessa davvero se ad un cittadino arriva in ritardo una bolletta da pagare – aggiunge De Lorenzo – ma i consumatori vanno rispettati; ai nostri sportelli arrivano segnalazioni di ogni tipo, compresi portalettere che non conoscendo il territorio lasciano tutta la corrispondenza all’inizio della via».

Federconsumatori è stufa di promesse e di impegni solo sulla carta. «L’alternativa è continuare a lamentarsi e poi piegare la testa oppure arrivare ad una soluzione di forza attraverso l’impegno di istituzioni e politica; siamo preoccupati per l’estate, visto che già a luglio alcuni sportelli chiudono – conclude De Lorenzo – il consumatore è indifeso; grazie ai buoni rapporti delle associazioni dei consumatori con i principali gestori di luce e gas si cerca di non far pagare more e multe, ma non si può andare avanti così».

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