Il cadavere della donna ritrovato ieri pomeriggio nei boschi di Rodero ha ora un nome: si chiama Nadia Arcudi ed è una giovane insegnante di Stabio. Sempre più probabile l’ipotesi del delitto passionale.
Identificato il cadavere della giovane donna, ritrovata ieri pomeriggio nei boschi di Rodero. Si tratta di una cittadina svizzera, residente a Stabio. Sul caso indagano i carabinieri di Como, che non escludono alcuna pista, compresa quella dell’omicidio a sfondo passionale. Accertamenti sono in corso e a breve ci saranno nuovi aggiornamenti.
Il cadavere di una giovane donna è stato trovato questo pomeriggio nei boschi di Rodero, in provincia di Como, in un punto molto vicino al confine con Cantello. Sull’accaduto è mistero fitto. La donna, che avrebbe un’età compresa tra i 25 e i 30, a quanto pare non aveva documenti. I carabinieri di Como, che stanno eseguendo le indagini setacciando l’area in cerca di indizi, hanno coinvolto i carabinieri di Varese per vagliare eventuali denunce di scomparsa che potrebbero dare un nome alla sconosciuta. Sul corpo della donna, che sarebbe morta da meno di 24 ore, non sono stati trovati segni di violenza. Nessun taglio, ecchimosi che possa far pensare ad un’aggressione, colpi d’arma da fuoco. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. La zona è teatro, tra l’altro, di un’intensa attività di spaccio. Nessuna ipotesi è esclusa: dalla morte per cause naturali, all’omicidio.