La politica è l’arte della mediazione, si dice.
In questo caso, a Varese qualcosa non ha funzionato. Nel momento in cui un consigliere comunale, eletto nella lista civica che porta il nome del sindaco, abbandona il gruppo consiliare di tale lista, per creare un nuovo gruppo, qualcosa non va.
Perché se i singoli hanno diversi punti di vista, nel momento in cui aderiscono ad un progetto significa che trovano degli elementi che, almeno a livello base, li accomuna. Qui lo strappo di Mauro Gregori con la Lista Davide Galimberti appare totale. Sarebbero venuti meno tutti i presupposti per continuare a stare nella lista del sindaco. Allo stesso tempo Gregori assicura il proprio sostegno al sindaco. Quindi, o la lista civica ha fallito nell’essere espressione del programma del primo cittadino,
oppure stiamo assistendo ad un gioco delle parti. Che la maggioranza di centrosinistra sia tutt’altro che compatta l’avevamo già scritto proprio sul giornale di ieri. Oggi scriviamo della nascita di un nuovo gruppo consiliare. Una serie di passaggi che ricordano molto la fase finale della seconda giunta Fontana, con la cacciata di Ncd, l’ingresso dell’Udc, la nascita di Liberi per Varese e poi abbiam visto com’è andata a finire. Certe cose non cambiano mai.