New York, 4 ott. (TMNews) – Il periodo nero per Rick Perry sembra non essere ancora finito. Dopo le criticate apparizioni nei dibattiti dei repubblicani e le recenti accuse di razzismo, oggi un sondaggio condotto dal Washington Post e ABC News riporta che il governatore del Texas ha accusato un netto declino tra le preferenze dei repubblicani. Il crollo ha permesso all’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney di riprendere dopo settimane la testa dei sondaggi tra i repubblicani. Ad approfittare del calo di popolarità, però, è stato soprattutto Herman Cain, che ha avuto un balzo di 12 punti percentuali nell’indice di gradimento tra gli elettori conservatori e che ora si trova a contendere la seconda posizione nei sondaggi proprio al governatore texano.
I dati del Washington Post danno il moderato Romney in testa con il 25%, seguito dagli altri due candidati, entrambi alla destra del partito ed entrambi intorno al 16%. L’unico altro repubblicano sopra i dieci punti percentuali è il libertario Ron Paul, con l’11%.
Il calo subito da Perry è particolamente significativo tra gli americani che si dichiarano vicini al Tea Party. Nel giro di solo un mese, la percentuale dei suoi sostenitori all’interno del movimento è scesa dal 45% all’attuale 10%. Non va meglio tra i conservatori in generale, dove l’apprezzamento per il governatore del Texas si è dimezzato. La disaffezione per Perry sembra, d’altro canto, avere portato anche consensi a Herman Cain, l’imprenditore della pizza considerato vicino al Tea Party, che la settimana scorsa è risultato primo a sorpresa in una rilevazione in Florida.
Nel giorno in cui Chris Christie conferma la sua intenzione di non candidarsi, i nuovi dati mostrano l’estrema fluidità e insoddisfazione ancora presenti nel campo repubblicano, con gli elettori sempre indecisi su chi sia il candidato più affidabile per tentare di sconfiggere Barack Obama il prossimo anno.
A24
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