Strage Georgofili/ Domani attesa sentenza processo … -2-

Firenze, 4 ott. (TMNews) – Domani il Tribunale di Firenze si pronuncia su Francesco Tagliavia, imputato come coautore delle stragi di mafia del 1993-94. Tagliavia, che sconta già numerosi ergastoli nel carcere di Viterbo, viene considerato dalla procura fiorentina come una prova che “le indagini su quei fatti di sangue non si sono concluse”.

Il boss di Brancaccio, secondo l’accusa, era non tanto tra gli ideatori della strage dei Georgofili, quanto una delle persone che contribuirono di più alla sua organizzazione materiale. Domani il tribunale leggerà la sentenza su Tagliavia, ma più attese dalle parti civili sono le motivazioni della sentenza, per capire quanto spazio sia lasciato ad alcune delle ipotesi più battute in questi anni, tra cui l’esistenza eventuale di una trattativa tra Stato e mafia. “Cosa nostra – scrive Giovanna Maggiani Chelli dell’associazione dei parenti delle vittime della strage dei Georgofili – capeggiata da Salvatore Riina e Bernardo Provenzano, a Firenze, la notte del 27 maggio 1993, ha ucciso cinque dei nostri parenti più cari e ne ha feriti 48 causando invalidità gravissime e irreversibili. Ma soprattutto Cosa nostra, il 27 maggio 1993, ha messo in discussione, come risulta oggi fin troppo evidente agli occhi di tutti, la democrazia stessa del nostro Paese”.

Xfi

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