Un’agenda con un lungo elenco di nomi accanto ai quali compaiono delle cifre. È il libro mastro delle mazzette? Gli inquirenti sospettano proprio questo. L’agenda è stata trovata a casa di , sindaco di Lonate Pozzolo, arrestato l’altro ieri con il fratello , la compagna , ex assessore all’urbanistica di Gallarate e ex funzionario responsabile dell’ufficio tecnico di Lonate Pozzolo, e a quattro imprenditori. Sono indagati a piede libero l’attuale comandante della polizia locale e il segretario comunale di Lonate Pozzolo.
L’agenda è stata trovata dai militari della guardia di finanza, impegnati nell’inchiesta con i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Varese nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio , durante la perquisizione effettuata a casa Rivolta-Liccati. Sono stati perquisiti anche gli uffici di Liccati in Comune a Gallarate e in Sea (Comune di Gallarate e Sea sono completamente estranei alla vicenda come sottolineato dallo stesso Furno). Perquisito anche l’ufficio del professionista che ha eseguito la variante al Pgt di Lonate Pozzolo la cui approvazione, per gli inquirenti, è ferma da un anno perchè i fratelli Rivolta stavano comprando terreni lungo la provinciale che collega Lonate a Vanzaghello.
Terreni agricoli pagati con assegni in bianco che sarebbero diventati commerciali per intercessione del sindaco una volta acquistati dai Rivolta. Pare che l’approvazione della variante sia ferma da un anno perchè la campagna acquisti non era ancora terminata. Per gli inquirenti, in realtà, questo modus operandi era già attivo 10 anni fa. Tanto che qualche proprietario, vedendosi offrire cifre fuori mercato per l’acquisto dei terreni, era andato in Comune a chiedere se ci fosse qualcosa in ballo. Venendo però rassicurato dagli accoliti dell’allora assessore ai lavori pubblici Danilo Rivolta. Al momento sono quattro gli episodi corruttivi contestati agli arrestati.
Ma l’agenda potrebbe essere una sorta di libro mastro delle mazzette. Sono in corso accertamenti per identificare i nomi riportati sull’agenda. Sono imprenditori? E se sì hanno pagato per ottenere qualcosa dal sindaco a livello urbanistico passando attraverso lo studio di architettura del fratello? Cosa rappresentano le cifre? Sono tutti interrogativi ai quali gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta. Certamente i nomi che compaiono in quell’agenda saranno identificati. E gli interessati saranno interrogati. Saranno sentiti dagli inquirenti. In base alle loro dichiarazioni la posizione degli indagati potrebbe aggravarsi: tra l’altro in uno dei capannoni finiti nel mirino delle indagini oggi c’è un deposito di pezzi di ricambio RayanAir (società assolutamente estranea alle indagini).
Intanto ieri davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia è comparso Fulvio Rivolta, il fratello del primo cittadino, una sorta di testa di legno a capo dello studio Proget Srl in realtà per la procura cogestito con il fratello, attraverso il quale Rivolta sindaco faceva passare i propri affari. Fulvio Rivolta,ieri interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. È rimasto in silenzio. «Siamo sereni», ha precisato il suo avvocato. Sentita ieri dal pm anche il vicesindaco di Lonate Sabrina Marino che avrebbe precisato di non essere al corrente di nulla. Non avrebbe mai avuto sentore dei presunti illeciti contestati al primo cittadino. Curiosità: a casa di Fulvio Rivolta gli inquirenti hanno trovato e sequestrato anche una colonna che parrebbe antica. Per la valutazione sono scesi in campo i carabinieri del nucleo monzese specializzati in opere d’arte.