L’assenza di piogge e il perdurare della siccità in tutto il nord Italia non è causa soltanto di inquinamento atmosferico. Anche i laghi e i fiumi lombardi risentono pesantemente della prolungata stagione secca. E il bilancio per agricoltori, pescatori e addetti al settore turistico si fa sempre più gravoso di conseguenze.
Mentre Coldiretti lancia l’allarme, la direzione della Navigazione Laghi ha imposto un limite alla circolazione dei traghetti. Una disposizione emessa il 28 dicembre fissa il limite di portata dei traghetti a 380 quintali, a causa del basso livello delle acque del lago. Ciò significa che fino a nuova disposizione il peso massimo complessivo a pieno carico degli automezzi ammessi a bordo delle motonavi traghetto è quasi dimezzato rispetto ai 600 quintali solitamente autorizzati. Traghetti più
leggeri dunque, a causa di un livello del Verbano che in questo periodo è sceso a 4,7 centimetri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende (il lago presenta un’altezza idrometrica di -90 centimetri, con una portata d’acqua erogata del -13%). Livello mai raggiunto neppure nell’estate scorsa, caratterizzata da una pur forte siccità. «I grandi laghi del nord risultano svuotati fino a ¾ (c’è 1/4 di acqua in meno rispetto al livello idrometrico, ndr) – scrive in una nota Coldiretti che sta effettuando i monitoraggi – con una percentuale di riempimento che per il Maggiore è di appena il 27,5%. Una situazione di difficoltà confermata dal livello del fiume Po che si trova al di sotto di tre metri rispetto allo stesso periodo del 2014». Tutta colpa di questo pazzo dicembre caldo, senza vento né pioggia né neve, seguito a un novembre con piogge ridotte di oltre il 90% al Nord. Questa siccità fa temere il ripetersi delle siccità storiche del 2003, 2007 e 2012, catastrofiche per l’agricoltura. «Il fiume è nella classica situazione estiva» sottolinea della Prociv di Sesto: gemme degli alberi e fiori che spuntano in una anticipazione primaverile, campi di grano più alti della norma, vaste “isole” che spuntano sul Ticino e presepi sommersi che emergono sul pelo dell’acqua, come a Laveno. Scenari insoliti per questo periodo dell’anno.
Anche il Parco del Ticino lancia un appello ad innalzare il livello del Verbano. La sperimentazione avviata nel 2010 aveva fissato in 1,50 metri l’altezza idrometrica del lago ma poi, due estati fa, il Ministero dell’Ambiente riportò tutto ad un metro. Da quella decisione ha preso avvio una lunga disputa risoltasi con un compromesso che ha fissato in 1,25 metri il livello di regolazione (regolato con il rilascio delle acque delle dighe a monte, ndr). «Ma non è sufficiente» dicono in coro gli amministratori del Parco e i sindaci dei Comuni rivieraschi. Confermano i meteorologi del Centro Epson:«L’afflusso di acqua al Maggiore tra novembre e dicembre nel 2015 è stato inferiore di 3,8 miliardi di metri cubi rispetto al 2014». E se si spera nelle precipitazioni (non piove dal 28 ottobre) probabilmente questo 2015 si classificherà come l’undicesimo anno più secco dal 1871.