Continua la ristrutturazione dell’ospedale di Gallarate, un polichirurgico a cui la popolazione è attenta e affezionata che è pronto a passare sotto l’egida di Busto Arsizio «senza complessi di inferiorità», dichiara il direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate. Il quale si prepara a lasciare la propria postazione di manager e le chiavi di un’azienda «con diversi punti di forza e tutte le carte in regola». Un’azienda piccola rispetto al colosso bustocco «ma solida e ben messa», afferma Pontoni. Con eccellenze a livello nazionale come il Centro per la sclerosi multipla e le Unità operative di Neurologia. O la Dermatologia con tanto di posti letto così come ha posti letto la Diabetologia, unico caso in provinicia di Varese quello di Gallarate. «Un po’ dispiace lasciare», ammette il direttore generale arrivato in azienda a settembre del 2012.
Intanto gli utenti possono vedere sezioni di ospedale chiuse per i lavori in corso con trasferimento di posti letto da un piano all’altro del Sant’Antonio Abate senza rallentamenti della normale operatività. Di recente è stato consegnato il cantiere alla ditta incaricata della ristrutturazione del primo piano, di un’ala del quarto e delle sale del blocco operatorio al secondo piano del polichirurgico: 5 milioni e 700 mila euro di lavori che dureranno circa tre anni, resi possibili dal contributo statale di una legge degli anni ’80.
«Al primo piano troverà posto la Cardiologia con l’Emodinamica, l’Unità coronarica e gli ambulatori di Cardiologia», spiega Pontoni. «Con fondi dell’azienda abbiamo, invece, messo a nuovo la vecchia Radiologia e realizzato la Radiologia di Pronto soccorso vicino alla sala gessi e allo stesso Pronto soccorso». Numerosi i lavori effettuati negli ultimi anni: dal centro antidiabetico, alle nuove sale per Dermatologia dove c’è il reparto, alla sistemazione nel padiglione polimedico dell’Anatomia patologica con la messa in sicurezza, inoltre, del laboratorio dove si maneggiano sostanze chimiche. Poco tempo fa è stato concluso l’intervento per due letti isolati destinati alla dialisi, un punto di forza importante che mancava», sottolinea il direttore sanitario . «La sistemazione del blocco scale e dell’ascensore interno al Polichirurgico sono costati ben 800mila euro e abbiamo messo in sicurezza anche gli ascensori del Polimedico». L’azienda definita solida vanta ricoveri in controtendenza rispetto al calo verificatosi nell’intera regione. I meno 40.000 registrati in Lombardia dal 2000 al 2014 sono rimasti stabilmente 15.000 ricoveri ordinari (superiori ai due giorni) nell’azienda ospedaliera di Gallarate (che comprende anche gli ospedali di Somma Lombardo e Angera) fino al 2013; scesi di ben poco, a 14.942 nel 2014 e poi risaliti a 20.000 quest’anno. Dati che confortano i vertici e gli operatori e che dimostrano l’attaccamento della popolazione ai tre stabilimenti ospedalieri.