Se Milano fosse diventata la nuove sede dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, non sarebbe stato un successo limitato al capoluogo lombardo. A beneficiarne sarebbe stato tutto il territorio della regione. Ed in particolare Varese, che da sempre ha una posizione e un ruolo strategico rispetto alla metropoli.
Ospitare il prestigioso ente avrebbe significato attrarre persone e professionalità sul nostro territorio, fattori che avrebbero avuto un effetto più che positivo sull’indotto economico della provincia di Varese. Basti pensare alla possibilità di potenziali acquirenti di immobili, solo per fare un esempio, sul nostro territorio.
E accanto a questa anche la possibilità di aumentare la visibilità della nostra provincia e quindi attrarre un numero maggiori di visitatori, con tutti gli effetti positivi per la nostra economia. Il “ballottaggio con monetina” che ha visto sottrarre a Milano la vittoria lascia quindi l’amaro in bocca agli esponenti del mondo della politica del nostro territorio. Sebbene la partita sia stata giocata fino in fondo.
«Mancò la fortuna e non il valore, è quello che mi viene da dire» commenta il consigliere regionale di Forza Italia, Luca Marsico.
«Di fronte alla sfortuna c’è poco da dire – continua l’esponente azzurro – anche se bisogna riconoscere che ci siamo dimostrati all’altezza della situazione. Siamo risultati infatti attrattivi e convincenti, con tutte le carte in regola, per arrivare in fondo a competere per cercare di ottenere il risultato. Poi, quando ci si affida a un sorteggio, può andare in qualunque modo. L’unica certezza è che ne usciamo a testa alta».
Il sindaco di Varese Davide Galimberti ha comunque spezzato una lancia a favore dell’amministrazione milanese. «Il comune di Milano ha fatto un’impresa a portare la città oggi motore d’Italia a un passo dal successo, un traguardo sfiorato e non raggiunto solo a causa di un sorteggio tra Milano e Amsterdam – ha detto – un vero peccato perché un esito diverso avrebbe avuto effetti estremamente benefici anche per tutta la provincia di Varese. Ma il lavoro non è stato sprecato perché da qui si può ripartire per nuove sfide internazionali. Milano, Varese e la Lombardia possono raggiungere qualsiasi traguardo insieme».
Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha commentato esprimendo il proprio dispiacere per la grande occasione mancata per Milano.
«Grande rammarico e dispiacere per questa “qualificazione” mancata – ha detto Cattaneo – Milano e la Lombardia hanno giocato la loro carta migliore e la vittoria di Amsterdam è dipesa dalla sorte: Palazzo Pirelli è una sede prestigiosa senza la quale non saremmo arrivati al voto finale. Resta il grande dispiacere, naturalmente, ma anche la consapevolezza che l’Italia ha fatto tutto il possibile per portare a casa una partita così decisiva».
«È un risultato che sa di beffa. Perdere al sorteggio fa male. Milano meritava l’assegnazione di Ema per il grande lavoro della città e di Beppe Sala e per il gioco di squadra di tutte le istituzioni, dal Governo fino a quelle milanesi e lombarde» è il commento del segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri.