«Un messaggio di vita da persone giganti»

Le parole di Ivan Basso dopo il funerale di Alessandro Giani

Mai visto né sentito Ivan Basso così. Anzi, forse sì: dopo la perdita della carissima mamma Nives. Dalla chiesa di Cassano Ivan esce «con un nodo alla gola» e, più passano le ore, più quel nodo non ha intenzione di sciogliersi. Finché, in tarda serata, tira fuori le emozioni come sa fare soltanto lui, parlando agli amici. «Quando il papà di Alessandro mi ha accolto dicendomi “Forza Ivan”, anche se avrei dovuto essere io a dirgli “Forza

Davide”, ho capito che avevo di fronte un gigante».
Emozione chiama emozione, e il cuore di Basso batte forte come forse non accadeva dal febbraio del 2005, quando disse addio alla sua amatissima mamma: «Ho davanti agli occhi un’immagine che colpisce con un’energia straordinaria, e in quell’immagine ci sono papà Davide, mamma Daniela e Serena, la sorella di Alessandro.
Ero sul punto di commuovermi, un po’ come tutti, ma sono stato bloccato dal coraggio e dall’abbraccio della famiglia Giani. Loro non meritano lacrime perché ci hanno dato un messaggio d’amore e di vita incredibile, indimenticabile».
È sera e il campione di Cassano guida da solo mentre parla al telefono, ripetendo alcune parole dette da don Gabriele che gli sono entrate dentro: «La lealtà ammutolisce perchè nessuno ha le chiavi per comprendere tutto ciò, ma la fede parla.
Il vescovo – prosegue poi Ivan – ha voluto l’applauso per Alessandro. E io vorrei dire ancora qualche parola ai genitori di Alessandro: siete stati capaci di trasformare un funerale e una giornata di tremendo dolore in una lezione di vita per tutti noi, arricchendoci di umanità, fede e valori. Dopo avere fatto tantissimo per Cassano, siete riusciti a compiere qualcosa ancora di più grande e indimenticabile: ci avete lasciato qualcosa che ci rende migliori. Soltanto i giganti sono capaci di tanto, e voi lo siete».