– Cambiano le tariffe delle palestre comunali. Con un occhio di riguardo per le associazioni e i giovani. Oltre che, naturalmente per i disabili e per le scuole primarie e secondarie, per i quali la giunta conferma la gratuità.
Andrà oggi in discussione in commissione Ambiente, Benessere e Sport il nuovo assetto delle tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive. Un lavoro, quello eseguito dall’assessorato guidato da , che ha semplificato di molto il sistema di gestione delle palestre. «Da 21 categorie di utenti che c’erano, le abbiamo ridotte a solo 3 – spiega l’assessore De Simone – cui si aggiunge la categoria, come le persone diversamente abili, dove è prevista la gratuità».
Un altro grande cambiamento, che va nell’ottica della razionalizzazione, è la conferma «del 10% di sconto per le società che prenderanno in carica l’apertura e la chiusura delle strutture»
«L’impianto tariffario relativo agli utilizzi degli impianti sportivi comunali in gestione diretta – si legge nella relazione dell’assessore – risale a molto tempo fa e, nel corso degli anni e nonostante il mutamento della situazione di riferimento, non ha mai subito significative revisioni, ma è stato sottoposto unicamente a meri adeguamenti nel quantum richiesto, l’ultimo dei quali disposto nel 2004». Nel frattempo sono stati registrati incrementi degli utenti.
E la giunta ha necessità di rivedere i costi: «Per quanto riguarda le palestre comunali è particolarmente sentita l’esigenza di procedere ad una razionalizzazione delle tariffe, che, oggi, sono alquanto differenziate e di difficile gestione». L’obiettivo della giunta rimane quello «di promuovere le attività sportive sul territorio e favorire l’accesso alle varie discipline, soprattutto da parte dei giovani, come forma di aggregazione sociale naturale, atta ad incidere positivamente sul benessere psico-fisico della persona». Quindi di favorire chi usa abitualmente le palestre.
Da qui la definizione delle nuove tariffe, divise in quattro categorie di utenti. La prima è composta dalle associazioni e società sportive «con attività federale finalizzata alla partecipazione di campionati federali iscritte al Coni in possesso del relativo numero di iscrizione all’apposito registro». E quindi per attività di «allenamenti per partecipazione a campionati minori non federali (Csi, Uisp, Actl, Endas, Pgs, ecc…) con utilizzo continuativo (almeno 4 volte al mese – 1 volta a settimana)».
La seconda categoria è composta da «gruppi di aggregazione spontanea (non organizzati in forma associativa) per attività ricreative e/o sportive di diretta fruizione». La terza per «attività corsistica Asd, utilizzi da parte di Scuole Private e Università e utilizzi non continuativi».
Infine la quarta categoria, riservata alle attività sportive per persone diversamente abili, e per gli utilizzi da parte di scuole primarie e secondarie in orario extrascolastico o per impianti diversi da quelli già parte dei singoli plessi. Le tariffe quindi saranno comprese per la prima categoria (considerata agevolata) tra i 15 euro e i 18 euro all’ora, iva compresa.
Per la seconda categoria, intermedia, tra i18 e i 23 euro. E per la terza, ordinaria, tra i 23 e i 28 euro. L’ultima categoria conserva la gratuità dell’utilizzo. La decisione dovrà comunque passare dal voto della commissione prima e del consiglio comunale poi.