Offerte vobis pacem, cioè scambiatevi un gesto di pace.
È una formula nel rito quotidiano della Santa Messa che porta molte persone a scambiarsi un augurio di pace, ma purtroppo è spesso solo un atteggiamento formale che non viene seguito da comportamenti idonei.
Da questa constatazione verrebbe l’ipotesi di chiedere a coloro che governano uno stato o una città di provare una formula politica di gestione che non preveda in partenza blocchi contrapposti fra maggioranza ed opposizione,
ma piuttosto l’ipotesi di una gestione unitaria molto più efficace e concreta ai fini della governabilità.
Coalizioni di centrodestra o di centrosinistra nel prossimo mese di giugno cercheranno di ottenere la poltrona di sindaco della città prevedendo anche la ripartizione degli assessorati solo sulla base dell’appartenenza politica ignorando completamente sia la minoranza, definita a priori opposizione, sia l’attitudine o le capacità dei candidati.
Ciò che conta è solo la tessera o l’appartenenza allo schieramento e ne deriva quel sistema di governo della cosa pubblica che porta ad esprimere dichiarazioni di voto imposte dalla coalizione di maggioranza piuttosto che dal dibattito in aula che si svolge in molti casi in assenza dei consiglieri impegnati nei corridoi e richiamati in sala solo al momento del voto.
L’astensionismo alle urne e la nascita di movimenti civici costretti ad appoggiarsi ad uno schieramento politico forse dovrebbero indurre ad un’ipotesi di gestione unitaria che non preveda a priori l’occupazione delle poltrone ma piuttosto un programma di iniziative e progetti condivisi.
La caduta del muro di Berlino ha portato ad una Germania riunificata molto più ricca e potente rispetto alle due entità divise fra blocco occidentale ed orientale.
Forse anche a Varese qualche gesto di distensione potrebbe causare la caduta di quei pregiudizi che determinano le attuali contrapposizioni.
Pensieri di Capodanno 2016 , 49° giornata mondiale della pace che riceve l’invito a vincere l’indifferenza per conquistare la pace.