07 Ott 2011
di 
1 minuto di lettura
New York, 7 ott. (TMNews) – “L’accusa dei manifestanti verso Wall Street, considerata come una forza distruttiva, sia economicamente sia politicamente, è completamente giusta”: questa è la posizione decisa che oggi Paul Krugman esprime in un editoriale sul New York Times.
Secondo il premio Nobel per l’economia, visto quello che è successo negli ultimi anni, è impossibile non comprendere le ragioni di chi protesta contro il cinismo e l’avidità dei banchieri americani, colpevoli prima di aver approfittato della mancanza di regolamentazione del loro settore e poi, una volta scoppiata la bolla speculativa, di averne fatto ricadere le conseguenze sulle spalle dei risparmiatori.
L’occupazione di Wall Street, secondo Krugman colpevolmente ignorata nelle sue fasi iniziali dai media, sta diventanto troppo grande per non essere presa sul serio e potrebbe “addirittura essere considerata come un punto di svolta”. Per il professore di Princeton, i giudizi negativi sulla natura del movimento sono pretenziosi.
Il fatto che i manifestanti non siano “ben vestiti”, ad esempio, non può certo determinare la loro superficialità, visto che “l’esperienza passata ha reso fin troppo chiaro che gli uomini in giacca e cravatta non solo non hanno il monopolio del sapere, ma che in realtà ne hanno veramente poco da offrire”.
Anche una delle accuse più ficcanti rivolte agli organizzatori dell’occupazione, la mancanza di idee e obiettivi specifici, non dovrebbe in fondo condizionare il giudizio sulla protesta: “E’ chiaro quali sono le cose che i dimostranti di Occupy Wall Street vogliono, ed è piuttosto compito degli intellettuali e dei politici presentare proposte dettagliate”.
Di fatto, i manifestanti – considerati dai repubblicani alla stregua di “malfattori” – offrono una seconda opportunità ai democratici. Dopo aver adottato le politiche che hanno permesso il salvataggio di Wall Street, ora Obama dovrebbe “prendere queste proteste seriamente, così come meritano”, e cambiare rotta.
“Se solo il pungolo della protesta riuscisse a far fare ai politici quello che avrebbero dovuto fare da tempo, Occupy Wall Street si trasformerà in successo travolgente”, conclude Krugman.
A24
© riproduzione riservata
