Parco Belloli, la verità dei residenti del quartiere: «Questa area verde è dimenticata a se stessa». L’accusa di Nicola Cardile (Busto al Centro) all’amministrazione comunale: «A Busto ci sono parchi di serie A e parchi di serie B».
Le risposte date in consiglio comunale dagli assessori Alberto Riva (lavori pubblici) e Max Rogora (sicurezza) sullo stato del parco situato nel bel mezzo della zona residenziale del quartiere Redentore, non hanno soddisfatto Nicola Cardile, storico portavoce della zona e ispiratore dell’interrogazione del movimento giusto al centro discussa nell’ultima seduta dell’assemblea civica. Da anni Cardile solleva pubblicamente la questione del degrado del parco di via Don Belloli, incuneato tra le palazzine residenziali e popolari del Redentore.
«Il parco è lasciato all’abbandono, ma noi non ci rassegniamo al non far niente – sottolinea Nicola Cardile – non è serio da parte di un’amministrazione allargare le braccia e dire che non si può far niente». L’esponente di BaC si riferisce alle dichiarazioni rilasciate in consiglio dagli assessori: «Hanno ricordato di aver installato la recinzione 2009, ma dovrebbe dirci a cosa serve se i cancelli sempre aperti – attacca Cardile – e poi è facile prendersela con i vandali, ma se il Comune per primo non da l’esempio e garantisce un minimo di sorveglianza come possiamo pretendere che questi vandali rispettino le regole?».
Perché chi abita in via don Belloli assiste al «via vai continuo di gruppi di ragazzi, che trovano il parco un punto notturno tranquillo per poter passare per serate. Con l’estate il problema sarà sempre più forte». A conferma di questo, bottiglie e sacchetti di patatine abbandonati sulle panchine, residuo di una nottata di bagordi da parte di qualche compagnia di giovani. Ma i problemi elencati da Nicola Cardile sono molteplici: dagli alberi pericolanti – dall’ultimo
temporale è rimasto ancora un tronco appeso con l’area transennata – anche perché «andrebbe fatta un minimo di manutenzione delle piante», ai giochi, di cui «è rimasto solo ricordo, con il tappeto del fondo». L’ipotesi di mettere le telecamere?«Se potassero le piante forse potrebbero servire a qualcosa, ma oggi già i lampioni in molti punti sono inutili, nascosti sotto il fogliame» fa notare Cardile, che aggiunge: «Di vigili qui mai nemmeno l’ombra. Mai fatta nemmeno una multa ai cani senza guinzaglio”».
E ancora, gli sfalci all’esterno del parco, dove erba e polloni delle piante crescono indisturbati. «Ci basterebbe sapere che il parco viene sorvegliato e tenuto pulito, visto che è bello, grande, spazioso – chiosa l’esponente di BaC – ma a Busto non possono esserci parchi di serie A e serie B».