Avrebbero fabbricato e rivenduto biglietti autostradali falsi per gli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio. Nei guai quattro persone: un uomo di 46 anni di Baranzate, uno di 53 anni di Cesano Boscone e due cittadini residenti in provincia di Varese, un uomo di 30 anni di Samarate e uno di 28 anni di Varese. Dovranno rispondere di falso materiale e truffa a danno della società “L’autostradale srl” di Milano, l’azienda che si occupa del servizio di pubblico trasporto in autobus verso gli scali “milanesi”.
I quattro indagati pare non fossero direttamente collegati alla società. Ieri mattina i carabinieri della Tenenza di Pero, in collaborazione con i colleghi delle Compagnie di Corsico, Busto Arsizio e Varese hanno effettuato, su delega della Procura di Milano, una serie di perquisizioni all’interno delle abitazioni dei quattro soggetti denunciati a piede libero. I militari hanno effettuato una serie di controlli, anche tra le abitazioni di Samarate e di Varese, che hanno portato al sequestro di alcune stampanti,
un computer portatile e di un tablet oltre a un centinaio di rotoli di carta con stampato il logo “L’autostradale”. Le indagini tuttavia non si fermano: i militari, infatti, stanno cercando di capire come gli indagati siano entrati in possesso della carta intestata. Stando alle prime informazioni pare che l’indagine sia scattata nel momento in cui sono stati recapitati i primi biglietti sospetti. A quel punto l’azienda avrebbe segnalato alle autorità competenti la situazione, tanto da innescare una serie di indagini che hanno portato alle prime perquisizioni di ieri mattina.
Al momento non sarebbe stato ancora definito con esattezza il danno economico approssimativo cagionato all’azienda. Sono, infatti, ancora diversi gli aspetti sui quali gli inquirenti stanno tentando di fare piena luce. Tornando alle perquisizioni, a casa del varesino sarebbe stata trovata anche una modica quantità di marijuana (2 grammi).