La banda delle casseforti è tornata in azione nella zona di Gaggiolo: nelle ultime ore, infatti, è stata presa di mira una villetta dalla quale è stata smurata a picconate una piccola cassaforte nella quale sarebbero stati custoditi, tra contanti e preziosi, valori per circa 15mila euro.
I fatti si sono svolti nella notte di Halloween: nessuno si sarebbe accorto di nulla. Solo quando è scattato l’allarme alcuni vicini di casa avrebbero richiesto l’intervento dei carabinieri, ma quando la pattuglia è intervenuta sul luogo del furto la banda si era dileguata per un soffio.
Ma andiamo con ordine. La banda di scassinatori ha colpito in una zona di confine tra la provincia di Varese e la Svizzera. Un’area già in passato presa più volte di mira da “batterie” di scassinatori e “topi” di appartamento. A Gaggiolo, sempre secondo una prima ricostruzione sommaria dei fatti, i ladri avrebbero utilizzato un piccone o qualche altro strumento molto simile. Hanno devastato il muro, strappando il blindato senza essere stati notati apparentemente da nessuno.
L’operazione di rimozione del piccolo caveau non deve essersi prolungata molto a lungo. Dopo aver abbattuto il muro, producendo un danno non indifferente all’abitazione, hanno arraffato la cassaforte trasportandola all’esterno dell’alloggio.
Sempre secondo una ricostruzione approssimativa, infatti, avrebbero abbandonato la villetta con la cassaforte tra le mani. L’avrebbero poi forzata e svuotata in una seconda battuta. In pochi attimi si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. Se la sono svignata, abbandonando Gaggiolo.
È molto probabile si tratti dei soliti pendolari del furto, gli specialisti dei colpi “mordi e fuggi” che già in passato avevano imperversato soprattutto in queste zone di confine, ma anche nei comuni vicini all’autostrada, da dove era più semplice fuggire a bordo di macchine di grossa cilindrata, facendo perdere rapidamente le proprie tracce. A Cantello il colpo sarebbe avvenuto in una zona piuttosto appartata.
Dei recenti fatti di Cantello si stanno occupando i carabinieri della stazione di Viggiù, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese.
I militari stanno ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti sulla base degli elementi raccolti sul posto. I responsabili del colpo rischiano ora l’incriminazione per furto aggravato.