“Soli o alleati al Pd? L’alleanza con il centrodestra dev’essere tra le ipotesi in campo”. Non ci sta, il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, ad accogliere la linea dettata ieri nella direzione nazionale di Alternativa Popolare dal segretario Angelino Alfano e dal coordinatore nazionale Maurizio Lupi. “Dobbiamo decidere insieme se accettare la proposta del Pd di trasformare l’alleanza di governo in una coalizione politica, oppure se andare da soli come forza moderata e di centro”
la proposta messa sul tavolo da Lupi, che rischia di provocare la scissione dell’ala di Lombardia Popolare, alleata sul territorio al centrodestra. “Per il futuro di Alternativa Popolare l’alleanza con il centrodestra deve essere un’ipotesi in campo ed esprimo la mia netta contrarietà ad una alleanza politica con il PD – la posizione che avrebbe espresso in direzione Raffaele Cattaneo – i nostri valori e i nostri ideali sono storicamente quelli dei popolari, alternativi alla sinistra. L’ipotesi di una alleanza politica col Pd, che ci usa quando gli serviamo e ci scarica quando non gli è utile, ci snaturerebbe e non sarebbe seguita dai nostri elettori. Quella invece di andare da soli appare velleitaria e pericolosa in vista delle elezioni nelle 9 Regioni e 755 comuni che voteranno insieme alle politiche e in cui vige un sistema elettorale maggioritario”. Cattaneo, sempre stando alle indiscrezioni riportate dalle agenzie al temine della riunione interna a Roma, avrebbe parlato di “urgenza di decidere una linea chiara, rispetto alla quale ognuno farà poi le sue valutazioni”. La rottura del fronte lombardo appare dietro l’angolo: il rischio è che in molti, in AP in Lombardia, possano a quel punto guardare a Forza Italia, come ha già fatto recentemente, ad esempio, il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio.