– L’attesa per i cinque richiedenti asilo del Gambia che, dopo i tafferugli di fine settembre presso la struttura della Kb sono stati espulsi dal programma di accoglienza, è (forse) finita. «I nostri permessi di soggiorno sono pronti – afferma uno di loro – adesso non ci resta che aspettare lunedì per capire cosa ne sarà di noi». Un conto alla rovescia che porta con sè anche delle preoccupazioni: «Non sappiamo ancora né dove andremo né cosa faremo». Una situazione che, non soddisfa appieno gli asilanti: «Vorremmo restare a Gallarate – sottolineano – ma a quanto pare non c’è posto, ed è un peccato perchè in questa città noi stiamo bene. Sarà difficile vivere in un altro posto».
Ma, come evidenziato anche in altre occasioni, restare presso il centro di via Ranchet non è semplice. I cinque asilanti gambiani, non facendo più parte del programma di accoglienza, non hanno diritto a ricevere i soldi come gli altri. «Per noi diventa difficile vivere così – continuano – è vero che abbiamo un posto in cui dormire e mangiare ma, se abbiamo bisogno di altro come lo shampoo, non possiamo averlo. È brutto avere bisogno di qualcosa e non poterlo comprare».
Non è solo la mancanza di denaro che preoccupa i gambiani. «Noi vorremmo parlare con un avvocato – evidenziano – per noi è importante capire come poter restare in Italia, trovando un lavoro e rispettando la legge». Perchè non chiedere assistenza al legale della Kb? «Non lo conosciamo – dichiarano – lo abbiamo visto solo quando ad ottobre ci hanno detto che dovevamo lasciare il campo». Una mano tesa è arrivata dal Commissariato di Polizia di Gallarate. «Loro – concludono – sono stati molto gentili, ci hanno aiutato e ascoltato».