Martedì di siccità al Franco Ossola. Ieri mattina, intorno alle 9.30, i tecnici dell’Aspem (società che gestisce i servizi di igiene ambientale, distribuzione e vendita dell’acqua e distribuzione del gas naturale nel comune di Varese e non solo) si sono recati al Franco Ossola per staccare l’acqua.
Il Varese Calcio avrebbe ricevuto un ultimo avviso di pagamento (il debito verso il fornitore, in essere dall’anno scorso, dovrebbe oggi attestarsi intorno ai 18/20.000 euro) a inizio settimana scorsa: concessa un’attesa fino a domenica, quando il Varese ha giocato la finale playoff, appuntamento per lunedì in Aspem per incontrare i responsabili del servizio.
Un appuntamento fissato nell’agenda del presidente (in quel momento, ancora tale) Baraldi, che dovrebbe quindi essere saltato viste le dimissioni arrivate domenica da parte dell’ex numero 1.
Ieri mattina, dunque, i contatori sono stati portati via e piombati; così, i rubinetti sono rimasti all’asciutto per tutta la giornata: impossibile fare i caffè al bar e, ovviamente, usufruire di docce e servizi all’interno dello stadio, dove nel pomeriggio erano in programma gli allenamenti del Progetto Bimbo (rivolto ai bimbi nati nel 2010/11/12) – un fiore all’occhiello del settore giovanile biancorosso – e dei Primi Calci ’08. In mattinata i genitori sono stati avvisati dell’impossibilità di usufruire delle docce e, anche, che i mister sarebbero stati lo stesso al campo per lavorare, giocare e divertirsi con i bambini (come sempre, e come continueranno a fare fino al termine della stagione). Genitori che hanno comunque portato al campo i loro figli, che si sono allenati tra il campo in sintetico “Alfredo Speroni” e il centrale del Franco Ossola.
L’acqua dovrebbe tornare nella giornata di oggi, perché in Aspem ci sarebbe stato un incontro nel primo pomeriggio di ieri per trovare una soluzione in tempi brevi: alla società idrica sarebbe stato saldato un acconto e sarebbe stato rateizzato il debito.
La notizia della chiusura dei rubinetti al Franco Ossola, data in anteprima da La Provincia di Varese, ha surriscaldato il web e i social. Pubblicato l’articolo sul nostro quotidiano online all’ora di pranzo, intorno alle 21 erano già più di 150 le interazioni con il post sulla nostra pagina Facebook tra reazioni, commenti e condivisioni.
Ieri allo stadio, poco dopo le 17, è arrivato il vicepresidente Taddeo, che si è recato negli spogliatoi per parlare con i ragazzi della prima squadra, radunatisi al campo per ritirare le loro attrezzature e confrontarsi con la società.
Intercettato all’uscita dal tunnel degli spogliatoi dai giornalisti presenti, il numero 2 ha dichiarato che «i debiti non li abbiamo fatti noi. E se si stanno pagando bisogna ringraziare Sant’Aldo e San Paolo (riferendosi all’altro socio di maggioranza Basile, ndr)». Nessuna risposta relativa a quanto ammonterebbero questi debiti («Lo vedrete» la sbrigativa risposta) mentre si accingeva a lasciare lo stadio. Arrivato al cancello, un ripensamento e la retromarcia per aggiungere l’ultima dichiarazione ufficiale: «Alla domanda “Farete la serie D” rispondo: Se non sarà serie D sarà serie C».
Alle 20.18 la comunicazione ufficiale da parte della società sulla questione acqua: «Per permettere un lavoro di verifica sulla struttura e su eventuali perdite che hanno fatto lievitare in questi ultimi due anni in maniera esponenziale il consumo di acqua allo stadio, è stata chiusa l’erogazione per il tempo limitato ai lavori di manutenzione. Si ringrazia Aspem per la disponibilità e la competenza nella valutazione e soluzione del problema che andrà affrontato con l’Amministrazione Comunale, proprietaria dello stadio».
Un comunicato tardivo (l’intervento dei tecnici è di 11 ore precedente; l’articolo pubblicato dalla Provincia sul suo giornale online di 9) e che non smentisce le bollette non pagate. Inoltre, mentre Aspem resta in silenzio per diritto alla privacy, tutte le fonti in possesso della Provincia confermano la morosità. Anche perché resta una domanda: perché mai sono stati portati via e piombati i contatori, procedura che viene attuata in caso di morosità e non per la ricerca o risoluzione di guasti?