Punto nascite e pediatria. Ora in campo vanno le mamme

Il Carlo Ondoli viene ridimensionato: domani mattina alle 10.30 protesta delle donne del territorio

Le mamme di Angera e dintorni si stanno mobilitando per domani mattina per inscenare una protesta pacifica all’ospedale Carlo Ondoli. La manifestazione di protesta dovrebbe svolgersi intorno alle 10.30. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al depauperamento dei servizi che si sta registrando attorno al presidio ospedaliero: negli ultimi giorni, infatti, sono stati chiusi il punto nascite e la pediatria.

L’ospedale sta andando incontro a un pesante ridimensionamento, come hanno sottolineato nelle ultime ore anche gli amministratori, dal sindaco, Alessandro Paladini Molgora al vicesindaco Marco Brovelli, passando ai rappresentanti del comitato.

Le mamme, intanto, stanno facendo sentire la propria voce. Per rendere più eclatante la protesta si sta lavorando per portare ad Angera anche le telecamere della popolare trasmissione satirica di Canale 5, Striscia la Notizia. Il sindaco e il comitato nelle ultime ore avevano già espresso tutta la loro amarezza per come si stanno sviluppando i fatti in questione.

Prevalgono amarezza e rabbia, come è stato ribadito dagli amministratori nelle ultime ore: «Si stanno perdendo i valori etici minimi. «È inumano – aveva detto il primo cittadino nella giornata di lunedì – rimandare ad altro momento o inviare altrove su una ambulanza un bambino che arriva in un pronto soccorso per una consulenza. Espone a rischi il bimbo e il medico di Pronto soccorso. Prima si organizzino i presidi territoriali e poi si pensi a chiudere. Non viceversa. La pediatria dell’ospedale sta svolgendo una funzione fondamentale per l’assistenza in urgenza e la cura dei bambini. La politica non può più tacere e non può assistere muta alla debacle. Non può guardare indifferente sindaci e popolazione dei territori di Luino e Cittiglio che fanno la battaglia dei poveri per contendersi servizi fondamentali (mi scusino i colleghi – non voglio offendere loro)».

«Assistere al depauperamento e perdita di significato dei presidi ospedalieri, costruiti coi soldi dei nostri nonni, con l’impegno di generazioni è assurdo. Organizzino prima di togliere oppure dichiarino il proprio fallimento, non il nostro di cittadini che chiedono garanzie per la propria salute e quella dei figli. Se la Sanità lombarda è quella che si sta prospettando ad Angera allora siamo messi molto male. A questo punto che intervenga subito il presidente di Regione Lombardia. Se non lo fa lui, lo faccia Salvini e il popolo della Lega».