«La procedura con Regione Lombardia sta procedendo regolarmente a prescindere dalla posizione di Bricoman. Nel frattempo Bricoman potrebbe anche cambiare la propria posizione e se non dovesse accadere altre realtà industriali potrebbero essere interessate all’operazione».
Si torna a parlare della riqualificazione del Ponte di Vedano. Lo spiraglio è stato aperto dal sindaco , che ha dato una chiave di lettura ottimistica della vicenda. In effetti gli operatori, promotori dell’intervento e proprietari delle aree, potrebbero anche aprire ad altri gruppi industriali, attirati dall’appeal dell’area strategica di Vedano Olona.
Se non dovesse essere Bricoman, insomma, potrebbe anche arrivare qualcun altro. «Negli ultimi giorni – ha sottolineato Citterio – anche sui giornali è stata data una chiave di lettura troppo negativa della vicenda. Bricoman potrebbe anche cambiare idea e se non dovesse accadere non sta scritto da nessuna parte che altri operatori non possano subentrare, anzi considerando l’attrattività dell’area credo possa essere una strada percorribile».
Su Bricoman le speranze di tornare in campo sembrano poche: «Da tempo – aveva scritto in una nota l’azienda – sono venute meno le condizioni per portare avanti questo progetto di sviluppo. In particolare, ad oggi, gli accordi preliminari con la proprietà sono scaduti e non è in essere alcuna trattativa per l’acquisizione dell’area». «La situazione del mercato – aveva aggiunto la società – è molto mutata rispetto a quando, ormai molti anni fa, era stata valutata la nuova apertura e non permette più di effettuare un tale investimento. Naturalmente l’area di Varese resta di elevato interessante per l’azienda e non è detto che in futuro non possano profilarsi nuove opportunità maggiormente sostenibili».
Al momento c’è Decathlon, ma è necessario per il sostentamento dei costi legati in particolare alla nuova viabilità che venga coinvolto anche un secondo operatore dopo la “fuga” di Bricoman.
«La procedura – chiarisce Citterio – va avanti lo stesso. L’impegno assunto con Regione è di chiudere l’iter entro gennaio del 2018. Un impegno che non cambia».
Nel frattempo, però, la speranza è che possa arrivare un soggetto che affianchi gli “sportivi”.