Dalle fatiche della politica locale a un bagno in mare l’8 dicembre alle porte dell’inverno. , sindaco di Comerio, ha partecipato il giorno dell’Immacolata al Cimento organizzato dal Comune di Arenzano, che ha dato inizio alla stagione dei bagni ghiacciati. È la prima volta che il primo cittadino comeriese partecipa a un’impresa del genere. Con lui, un altro centinaio di persone, provenienti da tutta la Liguria, ma anche da Lombardia e Piemonte, si è buttato nelle acque davvero gelide del mar Ligure.
«C’erano 15 gradi – racconta Aimetti – non è andata così male, tanto che sono stato in acqua a fare il bagno un quarto d’ora». Nonostante fosse al suo primo Cimento, al quale è stato avvicinato da un amico genovese, , anche lui organizzatori di venti come questo, per il sindaco comeriese è andato tutto bene. «Avevo assistito a qualche evento di questo tipo ma era la prima volta che mi tuffavo anch’io in acqua – prosegue Aimetti – Mia moglie è tedesca e sono abituato al mare del Nord; i 15 gradi di Arenzano non sono stati un problema».
Un’esperienza che il primo cittadino intende ripetere in futuro, partecipando ad altri Cimenti. «È stato un’esperienza bellissima vissuta con persone le più diverse – spiega il sindaco di Comerio – in acqua si sono buttate anche persone di 80 anni». Inevitabile fare un parallelismo tra la nuotata dell’8 dicembre e le fatiche della politica locale e dell’amministrazione pubblica. «Non c’è paragone – scherza il primo cittadino – è molto più difficile fare il sindaco piuttosto che tuffarsi nell’acqua gelida».
Quale rimedio migliore di un bagno nell’acqua gelida del mare per ritemprarsi anche dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre, che ha visto Aimetti tra i sostenitori del Sì? «Il risultato del referendum è stato una doccia fredda quindi non poteva essere cosa migliore di un bagno nell’acqua ghiacciata» scherza il sindaco comeriese. Una sfida che impegna non solo il fisico ma anche la mente; un’esperienza che il sindaco di Comerio consiglia anche ai colleghi sindaci e ai politici. «Serve sicuramente a calmare i bollenti spiriti a ritemprarsi dalle fatiche – conclude Aimetti – Del resto, per fare politica di questi tempi ci vuole il fisico; il sogno è fare un bagno nell’acqua ghiacciata del lago di Varese una volta che finalmente sarà risanato e non più inquinato».