Fini ai giovani: chi ci crede è destinato ad avere soddisfazioni

Napoli, 16 ott. (TMNews) – Il discorso di Gianfranco Fini ai militanti di Futuro e Libertà riunitisi questa mattina a Napoli, al teatro Augusteo, si chiude con un appello ai giovani, un invito a “crederci”, a “farsi megafono di questo progetto – dice Fini – dell’orgoglio nazionale, dell’ideale di giustizia, dell’auspicio di giustizia sociale”.

E’ l’invito a credere in “quella certa idea di centrodestra” che Fini ha ribadito in ogni passaggio del suo intervento, quando ha parlato di federalismo e di riforme, quando ha criticato l’attuale governo e auspicato una legge che riduca le distanze tra elettori ed eletti, quando ha sottolineato solidarietà a forze dell’ordine e magistratura e le ha indicate come capisaldi della democrazia e della legalità, quando ha criticato duramente gli scontri a Roma e condiviso i problemi dei giovani d’oggi, quando ha citato i principi a cui si ispira Futuro e Libertà e il valore dell’identità nazionale, quando ha criticato la Lega e le promesse “sconfessate”, ha detto, del governo Berlusconi, quando ha affrontato i temi delicati della crisi economica, del lavoro e del precariato.

Secondo il presidente della Camera, il Terzo polo sarebbe l’alternativa al centrodestra del Pdl-Lega e alla sinistra. “Andiamo avanti in povertà francescana – dice Fini – e nonostante le difficoltà. Non andiamo in televisione che è più comodo- aggiunge – noi preferiamo guardare in faccia la gente, è più vicino alla nostra idea politica”. “Il tempo è galantuomo – ricorda – e chi ci crede è destinato ad avere soddisfazioni”.

Poi ancora un passaggio sul valore dell’identità e della coesione nazionale: “La bandiera è un ideale che non si ammaina, va tutelata e portata alta”, conclude. La platea applaude mentre nel teatro, gremito di simpatizzanti, si intona l’inno nazionale. Termina così la seconda giornata del tour di Futuro e Libertà. Una tappa cominciata di buon mattino con un incontro con il direttivo dell’Unione industriali di Napoli e poi al caffè Gambrinus con i dirigenti locali del Fli e la stretta di mano, non programmata, con il sindaco Luigi De Magistris che si trovava in zona per una manifestazione del Conai.

Xjn

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