Washington, 25 lug. (Ap) – Il presidente americano Barack Obama torna sul dossier sanità nel suo discorso radiofonico settimanale. E cita un nuovo studio della Casa Bianca, secondo cui le piccole imprese sono costrette a pagare molto più delle grandi per assicurare i dipendenti: questo divario, per Obama, è “insostebile” e “inaccettabile”. “Tutto questo cambierà quando la riforma sull’assistenza sanitaria diverrà legge” assicura.
Stando all’indagine del Consiglio dei Consulenti economici della Casa Bianca, le piccole attività arrivano a pagare fino al 18 percento in più per l’assistenza di loro dipendenti. Di conseguenza, sempre meno piccoli imprenditori si mettono in regola, soprattutto alla luce della crisi economica. Lo studio è stato pubblicato oggi nel quadro dell’aggressiva campagna dell’amministrazione democratica per costruire il consenso dell’opinione pubblica e del Congresso.
Obama difende strenuamente la sua riforma sanitaria, vero e proprio test per la sua credibilità e – dopo il mancato rispetto della scadenza di agosto per l’approvazione in Senato di una prima versione della legge – pensa al possibile varo entro fine anno. La Casa Bianca ritiene che appena il 49% delle attività con 3-9 dipendenti e il 79% di quelle con 10-24 dipendenti abbiano offerto una qualche forma di copertura assicurativa ai loro dipendenti nel 2008.
Se si guarda, invece, alle aziende con oltre 200 dipendenti, il 99% era in regola. Lo studio attribuisce questa sproporzione al minore potere di trattare sulla propria posizione fiscale e i maggiori costi amministrativi delle piccole imprese. “In questo momento, sono schiacciate da costi per l’assistenza sanitaria che hanno raggiunto le stelle” commenta Obama.
Il presidente stigmatizza quelle che descrive come un tentativo apparente dell’opposizione di bloccare la riforma per “riuscire a infliggere un danno politico alla mia amministrazione. Starà a loro spiegare tutto questo agli americani” dice Obama. “Oggi, dopo tanto duro lavoro al Congresso – secondo lui – siamo più vicini che mai all’approvazione di una riforma che ridurrà i costi, estenderà la copertura e darà più scelta alle nostre famiglie e imprese”.
Spr
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