«Forza Gigante siamo tutti con te, Isaac non mollare, ti stiamo aspettando».
L’onda lunga biancorossa parte da lontano ed è un messaggio di incoraggiamento forte e chiaro che i compagni di squadra di Isaac Akuetteh, il quindicenne calciatore del Varese ricoverato in ospedale in condizioni gravi dopo essere stato urtato domenica pomeriggio dal treno all’altezza della stazione di Cadorago nel Comasco, gli hanno voluto far arrivare. Tutti insieme, stretti come una grande famiglia al campo di allenamento, in posa per una foto “incoraggiamento” da far arrivare al compagno ferito in un letto d’ospedale.
«Se entri in famiglia, non esci più»
Le sue condizioni, lievemente migliorate, restano però gravi, tanto che la prognosi fino a ieri pomeriggio non era stata ancora sciolta.
Gli amici di squadra degli Allievi ’99 stanno seguendo con trepidazione l’evolversi della vicenda: tutti fanno il tifo per Isaac, il “Gigante buono”, come lo hanno ribattezzato. Quasi un metro e novanta, ma piedi di “zucchero” per uno con la sua stazza con un grande sogno: diventare un professionista. Un sogno appeso a un filo, ma chi gli vuole bene sta alimentando la speranza in ogni modo. Con tutto ciò che c’è a disposizione. Tanto che anche una foto dei compagni o una maglietta omaggio da indossare nel giorno dell’esordio del campionato diventano quasi degli amuleti di forza positiva da esibire con gioia e ottimismo.
«Isaac – dice Mario Belluzzo, personaggio storico del vivaio biancorosso – è uno di noi, fa parte della grande famiglia biancorossa. Il Varese è una squadra speciale, diversa da tutte le altre. Credo che lui stesso abbia scelto il Varese per la sua dimensione familiare. I compagni stanno ripetendo sempre che Isaac, anche se era con noi da poco, è ormai uno di loro. Uno della famiglia».
L’attaccamento dei compagni è ammirevole: non hanno mai voluto far mancare il loro sostegno ad Isaac: il “Gigante” deve tornare. «In questo momento – dice Belluzzo – la cosa più importante è che la situazione si risolva e che possa continuare a vivere. Noi tutti stiamo facendo il tifo per lui. La foto dei compagni, la maglietta che indosseranno nel giorno dell’esordio di campionato con il Milan è un modo per dimostrare vicinanza al ragazzo. Per dare coraggio, con un piccolo gesto. I compagni gli sono molto affezionati».
Nei prossimi giorni, se le sue condizioni lo permetteranno, lo andranno a trovare all’ospedale Sant’Anna di Como. Sarebbe bello se anche la prima squadra, seguendo l’esempio dei più piccoli, decidesse di indossare a Carpi, domenica pomeriggio, una maglietta d’incoraggiamento al “Gigante buono”. Sarebbe bello vedere tutta la famiglia biancorossa unita in un momento difficile per le condizioni di uno dei suoi figli più piccoli. Uno degli ultimi arrivati, a cui farebbe piacere continuare ad avvertire il calore della sua gente.
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