Oggi pare che se non sei social sei out, e se sei social devi essere glamour, se no sei comunque out. Io odio essere alla moda: la moda ti cataloga nella massa. Tanto che è stato coniato il termine “fashion victim”. Ma io detesterei essere vittima della moda, preferisco che possa essere fonte di linguaggio, capace di raccontare chi sei. Meglio la moda in quanto stile, giusto?
Come un pittore ognuno di noi può dipingere il suo stile,
raccontare la sua personalità, esprimere le proprie emozioni. Insomma, usare la moda come linguaggio dell’anima.
Nella vita di tutti i giorni preferisco la comodità, ma su un red carpet non potrei rinunciare mai, e dico mai, al tacco 12. Adoro le scarpe, adoro anche solo guardarle, ne ho circa 300, alcune mai indossate ed esposte nella mia casa in vetrinette vintage. Veri oggetti di culto. Forse è colpa di Cenerentola…
Faccio attenzione al tessuto degli abiti e alle emozioni che mi dà indossarlo. Se non avessi fatto l’attrice, avrei fatto la sarta: fin da bambina mi divertivo a cucire gli abiti alle Barbie; e confesso di aver disegnato anche l’abito per il red carpet di un mio Telegatto.
Per un’attrice l’abito e’ tutto: non potrei mai interpretare un ruolo senza il costume di quel personaggio. A seconda di quello che indossiamo diventiamo qualcun altro, qualcos’altro. Se indossi un abito lungo da principessa sicuramente potrai sentirti una principessa.
Divertitevi a cambiare, a spaziare, esplorate stili ed emozionatevi. Giocate come quando eravate bambine, interpretate quello che volete essere e non prendetevi neppure troppo sul serio. D’altronde la vita non è che il più grande palcoscenico.
attrice cinematografica