CANTELLO I lavori per il tratto italiano della linea ferroviaria Arcisate-Stabio sono fermi da alcuni giorni ma il rischio è che restino tali per un bel po’. L’impresa “Claudio Salini” di Roma che si è aggiudicata l’appalto hanno portato in tribunale il contratto firmato con Rfi, la società delle ferrovie dello stato che ha ha commissionato l’opera. Alla base della controversia problemi di natura finanziaria. Si parla di 40 milioni di euro commissionati all’impresa ma attualmente senza copertura finanziaria. L’assessore regionale Raffaele Cattaneo sta mediando tra le parti: “Ho chiesto all’impresa di riprendere i lavori già lunedì”.
Intanto è bufera anche in Svizzera per le traversie del cantiere italiano. ça stessa impresa di Roma del resto provvede ai lavori anche per quanto riguarda il tratto ticinese. Il leghista ticinese Lorenzo Quadri ha presentato un’interrogazione al Consiglio di stato in cui rammenta le perplessità a suo tempo manifestate in sede di assegnazione dei lavori alla società italiana. “Nell’interrogazione citata – dice oggi Quadri – si sollevavano delle perplessità sull’attribuzione dell’importante cantiere da parte delle FFS, e si chiedeva se il Consiglio di Stato non temesse dei ritardi, delle vertenze legali o dei superamenti di costi in un’opera pubblica il collegamento ferroviario Stabio-Arcisate abbondantemente finanziata con denaro pubblico”. Ora è forte la preoccupazione che Quadri ci avesse a suo tempo visto giusto.
e.marletta
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