Ecco i “vandali di Natale”: a farne le spese i lampioncini del parco di via Culin e, per l’ennesima volta, le colonne dei portici di via Milano e via Don Minzoni. L’amministrazione comunale promette «tolleranza zero» contro gli incivili. «Se riusciremo ad individuare i responsabili di questi gesti inqualificabili, addebiteremo loro le spese per la pulizia e il ripristino dei luoghi danneggiati» fa sapere l’assessore con delega al decoro urbano .
L’amara sorpresa ieri mattina, al rientro a Palazzo Gilardoni dopo la pausa natalizia. Da un lato, la segnalazione di un vandalismo nel parco di via Culin, dall’altro, l’ennesimo, evidente, imbrattamento delle colonne dei portici del “salotto” del centro. Senza dimenticare un altro “evergreen” del degrado a Busto, sacchi di rifiuti abbandonati in via Baraggioli, tra Borsano e Sacconago. In via Culin, il parco pubblico che sorge sopra il parcheggio sotterraneo dell’Agesp, è stato oggetto di un vero e proprio “raid” vandalico, probabilmente alla sera quando inizia a fare buio, visto che il parco di notte rimane chiuso.
Imbrattamento e devastazione
I soliti ignoti non hanno trovato di meglio da fare per passare il tempo sotto le feste che distruggere tutti i lampioncini che delimitano e illuminano il percorso pedonale all’interno del parco. Gli elementi di arredo urbano sono stati divelti con violenza, staccando il lampione dalla base in cemento. Un danno che l’amministrazione comunale ha quantificato in circa 5-6mila euro in tutto.
Tra Natale e Santo Stefano risale invece un altro “raid”, questa volta di imbrattamento delle colonne dei portici di via Milano e via don Minzoni, in pieno centro pedonale: opera del fantomatico gruppo degli “amici del Vin Brulè”, che per denunciare il fatto di non aver potuto somministrare la bevanda calda la notte di Natale non hanno trovato di meglio che affiggere in maniera totalmente abusiva e non autorizzata una serie di cartelli stampati su fogli A3 e A4 sulle stesse colonne che solo pochi mesi fa erano state “bonificate” grazie all’intervento dei lavoratori socialmente utili del Distretto urbano del commercio.
«Atti vandalici assolutamente da condannare – sottolinea l’assessore Chiesa – auspichiamo che con la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza i responsabili possano essere identificati e puniti. In quel caso, addebiteremo loro le spese per la pulizia e il ripristino di ciò che è stato danneggiato».
Una beffa doppia quella dei portici, ripuliti da pochi mesi da graffiti e adesivi. «È scandaloso che a distanza di pochi mesi dal nostro intervento, che voleva essere un segnale forte alla città contro il degrado e per il decoro del centro, l’inciviltà di pochi possa ancora una volta rovinare l’immagine della città. Ma i vandali e gli imbrattatori non prevarranno».