Nel “social movie” di Gabriele Salvatores anche i ragazzi dell’ex 4A dell’Istituto don Milani di Tradate.
“Italy in a day” è l’ultima trovata registica di quel genio di Salvatores che il 26 ottobre dello scorso anno ha chiesto agli italiani di realizzare un breve filmato sul nostro Paese.
Risultato? Oltre 44mila i video ricevuti per 2200 ore di materiali.
In immagini c’è il racconto di desideri, sogni, paure, riflessioni, o più semplicemente, ciò che hanno visto dalla finestra di casa quel giorno. Alla fine sono stati selezionati circa 600 video. Il risultato è “Italy in a day”, accolto con entusiamo da pubblico e critica all’ultimo Festival di Venezia, dove è stato proiettato Fuori Concorso, uscito martedì in un’unica data in tutte le sale dei cinema e pronto a sbarcare sabato, su RaiTre.
Ma c’è chi, tra i ragazzi del don Milani non ha resistito e armi e bagagli è andato a Venezia a vedere cosa Salvatores avesse scelto del loro lavoro.
È Luca Strano, ventenne varesino che oggi frequenta la quinta classe di quel corso a indirizzo grafica e comunicazione al don Milani e con l’entusiasmo della giovinezza e l’orgoglio di aver contribuito al progetto di un grande artista a fine agosto ha lasciato la città giardino con destinazione la Laguna veneziana.
«Ero curioso e sono andato a vedere l’anteprima a Venezia. Volevo capire cosa sarebbe uscito del nostro lavoro. “Italy in a day” è un film emozionante e toccante, un ritratto dell’Italia veritiero. Come giovane mi rispecchio nelle opinioni espresse dai ragazzi che compaiono nel video: dalla mancanza di lavoro al tema della crisi, ma anche nelle confessioni di altri come quelli che sperano di ricevere finalmente quell’email dal possibile futuro datore di lavoro e che, invece, non risponde».
Un’avventura che ne è valsa la pena, nata dalla sollecitazione e poi dall’incoraggiamento di due insegnati Claudio Sabatino e Giovanni Comunale.
«Abbiamo realizzato interviste a chiunque del complesso scolastico volesse rispondere alle quattro domande di Salvatores: Cosa ami? Di cosa hai paura? In che cosa credi? Qual è la tua Italia?”».
Proprio il 26 ottobre dello scorso anno i ragazzi con i loro insegnanti hanno allestito il set e chiunque passasse di lì ha potuto raccontare ciò che voleva. Risultato? Tra le 300 e le 400 clip inviate.
Tra questi Salvatores ha scelto il frame di un insegnante che diceva come «la paura sia il freno della vita e che dunque non bisogna avere paura. Nel collage finale del video ci sono poi le immagini di altri ragazzi del nostro istituto, e nei titoli di coda anche il riferimento a noi, i ragazzi dell’Itc don Milano».
Un impegno che ha riguardato soprattutto la costruzione del set:«Abbiamo curato la qualità dell’immagine, in particolare le luci: volevamo inviare un file qualitativamente valido».
Di terra prealpina anche Ileana Candiani, bustocca che a Salvatores a mandato flash di vita quotidiana immortalando la bellezza della semplicità della vita di tutti i giorni.
Ileana era alla prima al Multisala Impero di martedì sera insieme a Valentina Cecchi, del Lago d’Orta, autrice delle riprese del tandem doppio di volo e di quella immagine dell’aereo rosso che appare nella locandina del film, Ciro Benvenuti di Rescaldina, di cui il regista partenopeo ha selezionato l’immagine dei genitori in carrozzina che si baciano, e Giuseppe Dacci di Parabiago con il suo video che parla della solitudine.
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