«Sulla rotonda di Cuveglio, che è stata oggetto di un ordine del giorno approvato dal consiglio regionale, raccolta solo mezza verità». , vicepresidente della Provincia di Varese commenta così le dichiarazioni rilasciate martedì dal presidente del Consiglio Regionale dopo l’approvazione di un suo ordine del giorno che impegna la giunta di a finanziare, per 400 mila euro, la realizzazione di una nuova rotatoria sulla Statale 394 sul territorio comunale di Cuveglio.
«Il documento presentato da Cattaneo è stato modificato in aula dall’assessore al Bilancio Garavaglia e la certezza di avere i soldi necessari per realizzare i lavori si è trasformato in un auspicio – prosegue Magrini – insomma, l’impegno è stato cambiato e lo stanziamento non è ancora certo. Detto questo, prendo le parole del presidente del Consiglio Regionale come un impegno e mi auguro che ora Cattaneo si adoperi al fine di portare sul nostro territorio le risorse utili per risolvere il problema viabilistico di Cuveglio».
Il vicepresidente di Villa Relcacati lamenta il mancato coinvolgimento della Provincia, nonostante la futura rotatoria verrà realizzata tra la Statale 394 e la Provinciale 45. «Sulla stampa risulta che la decisione spetta a Regione, Anas e Comune di Cuveglio – argomenta Magrini – ma va detto che ci dovrà essere anche il parere favorevole da parte della Provincia e che non si possono non tenere in considerazione le vere criticità».
Tra queste il numero due di Villa Recalcati ricorda gli spazi ridotti dove dovrebbe sorgere la nuova rotatoria, già evidenziate in passato da Anas. «Quando Cattaneo era assessore, la Regione si era impegnata a portare avanti la progettazione della tangenzialina nel Comune di Cuveglio così da deviare il traffico dal centro del paese – ricorda Magrini – ora apprendo che la Regione pensa a ridimensionare quel progetto e intende fare solo la rotatoria, che non risolverà in toto il vero punto critico della viabilità di Cuveglio».
«Ci aspettiamo una maggiore volontà di coinvolgimento e dialogo con la Provincia e il territorio, al fine di condividere eventuali soluzioni – conclude il vicepresidente – non vanno dimenticati i numerosi nodi da sciogliere, in particolare quelli legati ad AlpTransit, progetto sul quale proprio Regione Lombardia si è impegnata a stanziare fondi per realizzare degli interventi di compensazione».