Un “tesoretto” da 35 milioni di euro a disposizione dell’economia del territorio per stimolare in particolare la ripresa del settore edilizio della provincia di Varese, fortemente provato dalla crisi economica, con attenzione anche alla salvaguardia dell’ambiente.
La Banca di Credito Cooperativo di Buguggiate e Busto Garolfo ha deciso di riversare subito e di mettere a disposizione delle esigenze del mondo economico varesino e dell’Altomilanese, i due territori di riferimento dell’istituto di credito, quanto ricevuto in prestito dalla Banca Centrale Europea, dopo le ultime scelte compiute dal presidente Mario Draghi.
I 35 milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Bcc attraverso mutui, a tasso fisso stabilito al 2%, per ristrutturazioni e riqualificazioni nel campo dell’edilizia.
«Con questa decisione – afferma Luca Barni, direttore generale della Bcc – rispondiamo alle sollecitazioni ricevute dalle associazioni di categoria. Sul mercato c’è molto invenduto ed è inutile puntare su nuove costruzioni».
Una bella boccata d’ossigeno per il comparto edilizio varesino, uno dei più colpiti dalla crisi: i 35 milioni in arrivo dalla Bcc potrebbero essere molto utili alla ripresa del settore. A causa delle difficoltà economiche, oggi non si costruiscono quasi più nuove case: meglio puntare sul miglioramento delle abitazioni esistenti. «Con queste risorse – prosegue il direttore generale – vogliamo dare linfa agli unici rami dell’edilizia che mostrano segnali positivi e che danno anche benefici all’ambiente, ovvero quelli che riguardano gli interventi sull’esistente».
Lo strumento scelto dalla banca buguggiatese, per stimolare concretamente la ripresa dell’edilizia, è un mutuo cosiddetto chirografario, che è stato ribattezzato “My-Home”: uno strumento che non riguarda grosse cifre, oltre a non richiedere particolari garanzie, pensato proprio per finanziare interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica sul patrimonio edilizio.
«Il motivo della nostra decisione è semplice – sottolinea Barni – l’edilizia è un settore che ha avvertito in modo pesante la crisi, come dimostrano i grandi volumi di invenduto, e gli unici segnali positivi arrivano da ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. Abbiamo quindi deciso di destinare il prestito della Bce con un mutuo a condizioni interessanti, vale a dire il 2% a tasso fisso, agli interventi migliorativi sul patrimonio esistente».
Molte banche sono state accusate di trattenere per sé i quattrini in arrivo della Bce, non immettendoli nell’economia reale: la scelta della Bcc va nella direzione opposta, con un occhio anche all’ambiente.
«Vogliamo stimolare l’economia locale – spiega il direttore – ma anche salvaguardare un territorio che è già massicciamente urbanizzato». Una scelta, quella operata dalla banca di Buguggiate, condivisa con le associazioni di categoria e del settore, che chiedono da tempo e a gran voce politiche adeguate di sostegno al credito.
«Penso che un’offerta di questo tipo – aggiunge Barni – risponda in modo soddisfacente a queste richieste e dimostri, una volta di più, la nostra volontà di essere vicini alle esigenze dell’economia reale. I finanziamenti che abbiamo preso a tassi bassi dalla Banca Centrale Europea vanno a sostenere in toto le attività delle nostre imprese».
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