Martino Caliaro è letteralmente innamorato del Varese. Ha seguito la squadra per tutto il ritiro a Morgex, si è fatto voler bene da tutto il gruppo di Bettinelli.
E sabato, dalla sua postazione nei distinti, ha esposto uno striscione per i due baby che recitava così: “Scapinello e La Gorga orgoglio di Varese”.
Ci spiega come è nata l’idea: «Cosimo La Gorga e io abitiamo molto vicini, ci conosciamo da molto tempo. Quando ho saputo che sarebbe stato nella rosa dei portieri del Varese, prima come secondo e poi come terzo dietro Bastianoni e Perucchini, ho iniziato a pensare ad uno striscione. Anche perché ho conosciuto bene sia lui che Scapinello durante il ritiro a Morgex, e abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, così come con Angelo Rea ed Arturo Lupoli».
«Ci ho messo 3-4 ore a preparare lo striscione, da solo – racconta – Mi è venuta l’illuminazione subito dopo l’espulsione di Bastianoni a Vercelli: poi, quando ho scoperto che Cosimo sarebbe stato titolare in casa, mi sono messo al lavoro».
Angelo Rea e Luca Alfano sono due grandi amici di Martino, e insieme hanno passato belle serate. Luca non era allo stadio sabato, soffriva lontano dal suo Varese: «È incredibile che abbia segnato Angelo proprio nel giorno in cui Luca non era allo stadio. La vittoria di sabato era tutta per lui. Qualche giorno fa io, Angelo ed Arturo abbiamo cenato assieme, e poi siamo andati a casa di Luca Alfano a vedere “Squadra antimafia”».
È un Varese che sabato è piaciuto a tutti, nonostante la sofferenza, e Martino è molto fiducioso: «Io sono sempre stato ottimista, anche dopo le brutte sconfitte a Carpi e a Vercelli. Chiaro è che la strada da fare è lunghissima, però confido totalmente in Bettinelli. Ho visto i ragazzi in ritiro, ho visto il gruppo che si è creato tra i giovani ed i vecchi, e Bettinelli è la persona adatta a gestirli. Sabato sera ho incontrato in un bar La Gorga, e mi ha confidato che tutti i senatori dello spogliatoio gli hanno fatto i complimenti dopo queste partite da titolare, consigliandogli però di non montarsi la testa, perché se continua così ha un futuro assicurato. È l’atteggiamento giusto, e Cosimo è l’orgoglio di Varese, come Scapi».
Martino è un tifoso che non si perde nemmeno una trasferta, e si è già attivato per procurarsi i biglietti per i viaggi più lunghi: «Ho saltato Livorno per problemi di lavoro, ma solitamente seguo la squadra in ogni trasferta. È una passione, e con qualche amico sto già cercando i biglietti aerei per andare a Catania dall’amico Sannino. Ci sarò anche a Roma contro la Lazio, il 2 dicembre, ho organizzato un blitz di due giorni e dormirò da amici. Non potrei mai perdermi una partita così».
Forza Arturo
Da tifoso, si è innamorato a prima vista di Arturo Lupoli, un giocatore che ha dimostrato un attaccamento alla maglia commovente: «Arturo è eccezionale, si sbatte in campo e anche fuori, ha dimostrato di vivere questa maglia come una seconda pelle abbassandosi lo stipendio. Ha fatto quello che avrebbe dovuto fare anche Di Roberto, che però si è fermato troppo a guardare il portafoglio».
E aggiunge: «Sinceramente avrei preferito Lupoli a Momentè già la scorsa stagione. Perché Arturo non si tira mai indietro. È un lottatore nato, e sabato lo ha dimostrato una volta di più».
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