sindaco di Cuasso al Monte, ha di recente proposto una commissione che operi in difesa dello storico presidio ospedaliero nel suo Comune. L’ospedale di Cuasso da anni è in attesa di una definitiva valorizzazione e l’idea, ieri, tramite un atto d’indirizzo, è stata inserita tra i punti all’ordine del giorno dell’assemblea della Comunità montana sancendo il primo passo per un organismo che mai prima d’ora ha operato in Valceresio.
Il tavolo sull’ospedale dovrà toccare le diverse problematiche con l’obiettivo di arrivare all’erogazione di alcune prestazioni sanitarie fondamentali o semplicemente mantenere quelle esistenti. In oltre, la proposta di Martinelli è volta ad apportare migliore nell’organizzazione degli orari d’accesso e di un’idonea turnazione anche per le prestazioni di primo soccorso. Da aggiungersi, poi, lo sviluppo di una sanità d’iniziativa, attraverso campagne di prevenzione concentrando in un solo polo l’offerta di servizi socio sanitari oggi dispersi sul territorio e poco conosciuti.
Questi sono solo alcuni punti della scaletta della commissione sull’ospedale di Cuasso che entra nel raggio di luce del Libro Bianco della sanità lombarda. L’ente regionale è attualmente impegnato a razionalizzare il sistema socio-sanitario programmando il rinnovamento di presidi ospedalieri obsoleti tramite la costruzione di nuovi ospedali e la valorizzazione di quelli non più adatti all’assistenza ma dotati di un valore storico-architettonico. Una sanità da riscrivere che rendere partecipi tutti gli attori istituzionali partendo dai Comuni.
«Chiedo a questa Conferenza di redigere una proposta da inviare in Regione sulla valorizzazione e rifunzionalizzazione dell’Ospedale di Cuasso –afferma il sindaco – In particolare sulla configurabilità della nostra struttura ospedaliera sia come Presidio Ospedaliero Territoriale, sia come Centro Socio Sanitario territoriale, dando così continuità all’azione già svolta dai sindaci della Comunità Montana del Piambello in difesa del presidio». Anche la Comunità Montana Valli del Verbano ha a cuore il destino dei due poli ospedalieri di Luino e Cittiglio, affetti da carenze organizzative e strutturali note e colmate solo in parte.
L’appello di, sindaco di Brenta, che aveva denunciato quello che non va soprattutto nel polo ospedaliero lungo il Boesio, ha riscosso un’apertura da parte del neo eletto presidente di Comunità Montana . «Il nostro intento è dare risultati alle persone –afferma l’ex consigliere provinciale oggi alla guida dell’ente montano- Ho voluto proporre al sindaco di Brenta la formazione di un gruppo di lavoro per imprimere migliorie definitive alla sanità sul territorio. L’idea è di avere un rapporto costante con il territorio e intavolare una comunicazione con la dirigenza ospedaliera e ragionale per definire i ruoli dei nostri due presidi. Non riesco ad immaginare un territorio senza questi due poli sanitari funzionati – termina- Il tema della sanità è il più importante, per questo deve valere l’impegno di ogni amministratore e dirigente in un’unione di intenti verso un obiettivo comune».
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