«Lo sport, un baluardo della città»

Dalla pallanuoto al volley passando per la Pro Patria: eventi, realtà vive, voglia di fare

Busto Arsizio protagonista in questo avvio di 2017 con un evento di grande richiamo internazionale come il match di World League tra Italia e Georgia in programma il prossimo 10 gennaio, l’occasione giusta per fare il punto della situazione in casa bustocca con l’Assessore allo Sport Stefano Ferrario.


Dalla gara di World League perché è un’opportunità importante per la città. A Busto abbiamo una struttura che può accogliere eventi di questo tipo, la piscina Marco Sartori, che grazie all’ingresso di Sport Management ha potuto godere di una riqualificazione sia sotto il profilo strutturale che sotto quello edilizio; i Mastini portano davvero l’impianto al pieno della potenzialità.


È un forte vanto per una città come la nostra che dello sport fa il suo baluardo. La nazionale è appena arrivata e la sinergia tra amministrazione comunale e Sport Management è decisamente serrata.

Quando si parla di sport Busto è sempre presente. Abbiamo un grande palazzetto, sempre pieno con la Unet Yamamay che seguo con passione, siamo l’unica città in Italia ad avere 4 atleti olimpici. I campionati di beach volley al PalaYamamay sono stati un successo e sono certo che sarà così anche per la pallanuoto.

Il palazzetto è sempre pieno, la squadra è molto seguita dalle persone, le cose stanno andando bene. Solo nel basket non siamo ancora riusciti ad avere una squadra fortissima, ma per il resto siamo all’avanguardia: scherma, ginnastica artistica, skateboard e tiro con l’arco, non ci facciamo mancare niente.

C’è un motivo per cui Patrizia Testa è stata nominata personaggio dell’anno in città. Ammetto di non seguire la Pro Patria molto da vicino, ma se mi chiedete un giudizio su di lei può essere solo positivo.

In ambito sportivo ci stiamo avvicinando molto a federazioni che chiedono di fare eventi importanti come motociclismo, arti marziali e pallavolo, siamo aperti da questo punto di vista perché le strutture che abbiamo devono essere valorizzate.

Stiamo cercando di portare in città ciò che oggi non c’è, i ragazzi devono avere la possibilità di scelta.