Mamma e figlia in manette. Lo spaccio d’erba è tutto in famiglia

Sequestrato oltre un chilo di marijuana. Arrestato anche un pusher insospettabile

Ancora tre arresti per droga per la polizia di Stato di Busto Arsizio: in manette finiscono un insospettabile cinquantenne e madre e figlia. Con questo secondo blitz gli agenti del commissariato bustocco hanno smantellato il giro d’affari di zia Maria.

Una delle arrestate a Somma Lombardo era conosciuta come “zia Maria” e insieme alla figlia gestiva un consistente “giro” di marijuana. I poliziotti l’hanno fermata a in seguito ad un’indagine partita nei mesi scorsi, in occasione dei numerosi servizi effettuati nella zona delle stazioni ferroviarie di Busto Arsizio e dei conseguenti sequestri di droga nei confronti di consumatori e piccoli spacciatori. I poliziotti di via Ugo Foscolo avevano raccolto e pazientemente “archiviato” elementi indiziari che rimandavano a una donna di Somma Lombardo, nota nell’ambiente e nel comune di residenza come “la zia”, come una fornitrice all’ingrosso di “erba” che veniva poi portata a Busto Arsizio dai pusher per essere rivenduta al dettaglio. “Zia Maria” era una sorta di grossista, insomma.

Gli accertamenti effettuati hanno permesso agli investigatori del commissariato di identificare la “zia” come una sommese di 47 anni e di capire che la “socia” della donna era la figlia diciannovenne, entrambe con precedenti di polizia non legati però alle sostanze stupefacenti.

L’altro ieri sera gli agenti sono entrati in azione perquisendo l’abitazione delle due donne, dove hanno anche trovato un diciottenne di Gallarate con in tasca alcuni grammi di “erba” appena acquistati dalla premiata ditta a conduzione familiare.

La perquisizione ha confermato gli indizi precedentemente raccolti: in casa gli agenti hanno infatti trovato più di 1 chilo e 300 grammi di marijuana, circa 40 grammi di hashish, un bilancino e tutta l’attrezzatura per confezionare e vendere la droga.

Altre foglie di “maria” si trovavano in una bottiglia piena d’acqua, corredata di filtri e scodelle ed evidentemente destinata alla produzione di un infuso a base di cannabinoidi. Le due donne dunque sono state arrestate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e portate in carcere a Como.

L’arresto si aggiunge a quello di lunedì di un bustese di 51 anni pizzicato durante un controllo in piazzale Crespi. L’uomo davanti agli agenti aveva dato segni di nervosismo. Nonostante non avesse precedenti il suo comportamento ha insospettito i poliziotti che lo hanno così perquisito. Come detto, nel portafogli gli agenti hanno trovato alcune dosi di eroina e di hashish. A quel punto la perquisizione è stata estesa anche all’abitazione del bustese.

E lì gli agenti hanno trovato altra droga, sempre eroina e hashish, oltre al materiale per il confezionamento delle dosi.

L’uomo si è poi rivelato essere uno spacciatore nonostante l’assenza di precedenti e il fatto che non fosse noto alle forze di polizia. Quando gli agenti lo hanno intercettato probabilmente il cinquantunenne stava effettuando una o più consegne a qualche cliente, il che spiegherebbe perché aveva dosi confezionate in auto. Per il bustese sono scattate le manette d’intesa con l’autorità giudiziaria.