«Questi ragazzi sono favolosi. Sono orgoglioso del mio Club che anche quest’anno ha voluto dare un contributo alla Freerider arrivando qui in Valtellina con un pullman pieno di cinquanta soci che hanno bruciato in pochi giorni i posti disponibili».
Sulla neve di Bormio 2000, alla “Teleflex Winter Cup” 2016 c’era anche il presidente dello Sci Club Gallarate Nord, Osvaldo Pastorelli, guida del corposo gruppo di appassionati a tutti gli effetti socio-sostenitore dell’associazione varesina che insegna l’uso
del monosci alle persone con disabilità.
«Ormai dovrei essere abituato a vedere all’opera Nicola, Paolo e con loro tutti quelli che insegnano o imparano a sciare da seduti, come il nostro socio Marco Carabelli – dice Pastorelli con la voce rotta dalla commozione – eppure ogni volta resto incantato nel guardarli, cercando di immaginare le loro sensazioni, i loro pensieri. Pochi sanno o possono capire tutto ciò che comporta lo ski tour dei Freerider. Stati d’animo, mesi di preparazione di ogni aspetto organizzativo, serate e nottate in bianco per programmare spostamenti e alberghi. E come se non bastasse attrezzattura da mantenere sempre efficiente caricata e scaricata decine di volte da gennaio ad aprile. Invito chiunque ad avvicinarsi a questa squadra di amici anche solo per capire cosa riescono a fare. Il tanto e la professionalità che riescono a dare pur essendo autentici volontari.
Basta vedere come si illuminano in una sola mattinata le facce preoccupate di chi arriva per la prima volta per sedersi nel monosci, per capire l’effetto di una cosa grande come quella che i Freerider sono stati capaci di realizzare partendo da una bene prezioso come l’amicizia e la passione per lo sci. Oggi come in ogni altra occasione a questi ragazzi anzi, a questi uomini veri voglio dire grazie, grazie, grazie, mille volte grazie per quello che sanno insegnare senza parlare, senza essere professori di qualcosa, semplicemente come persone esempio di come va vissuta una vita».